Due caratteristiche che rappresentano una cartina di tornasole circa la preparazione dell’azienda di Narni, vero fiore all’occhiello dell’Umbria in un settore così delicato. «Il nostro valore aggiunto è la formazione dei nostri 35 dipendenti – spiega l’amministratore, Fabrizio Pellegrini – una squadra di tecnici ed esperti rocciatori capaci di muoversi in ogni condizione, a cui si aggiungono giovani geologi che riescono ad unificare l’intero iter dei lavori: dalle relazioni iniziali all’intervento pratico sul campo». Intervento arricchito da una serie di macchinari e attrezzature altamente all’avanguardia (slitte da perforazione, perforatrici, trivelle, motopale ed autocarri) e un pacchetto di certificazioni che testimoniano la qualità del servizio svolto. Dai lavori su corda (OS 12 B III bis), alle fondazioni speciali (OS 21 IV), sino all’intero ventaglio dei lavori stradali (OG3 1), ogni campo vuole la sua attestazione. Ma sigle e nomenclature, ancorché importanti, da sole non bastano a descrivere la quantità e la qualità dei cantieri in cui opera la Pellegrini Consolidamenti. In Val Susa ad esempio, hanno realizzato in soli 15 giorni (contro i due mesi previsti dall’amministrazione locale) una vasta opera di messa in sicurezza del centro abitato, lavorando in alta quota attraverso l’impiego di elicotteri per il trasporto dei materiali. Nello stesso periodo operavano anche a Massa Carrara, Fabriano, in vari comuni della Calabria e della Sardegna, oltreché nella vicina Fossato Di Vico, dove a breve vedrà la luce la superstrada “La Quadrilatero Marche – Umbria”. Un filo rosso lega gli ultimi lavori ai primi interventi: la storia della Pellegrini Consolidamenti è un biglietto da visita quasi unico. Fabrizio Pellegrini ha svolto questo lavoro sin dal 1985 come dipendente di alcune ditte del nord Italia, prima di mettersi in proprio a partire dal 2000. Nel 2013 è nata la Srl: al vertice c’è un uomo che conosce problematiche (e relative soluzioni) forse meglio di nessun altro.
I committenti sono soprattutto gli enti pubblici (Regioni, Province, Comuni, Rete Autostradale e Ferroviaria) che operano direttamente o indirettamente nel settore della sicurezza del territorio e che si trovano a gestire i fondi per realizzare questo obiettivo. Certo, una maggiore trasparenza e chiarezza per quanto concerne l’iter di assegnazione dei bandi sarebbe auspicabile, visto che spesso si aggiudicano i lavori aziende non specializzate (con pochi dipendenti, tra i quali a volte non figurano nemmeno i rocciatori) e che sono quindi costrette a girarli in subappalto. «Ragion per cui siamo andati a cercare nuovi spazi commerciali, prendendo commesse all’estero – continua Pellegrini – dove abbiamo concluso importanti lavori in Francia, Albania e a Malta, tra gli altri».
Eppure la speranza di incrementare la mole di lavoro in Italia centrale resta invariata: se da una parte si registra una maggiore consapevolezza ed attenzione verso le problematiche ambientali anche da parte dell’opinione pubblica, è pur vero che senza l’azione che solo gli specialisti del settore possono garantire, le buone intenzioni sono destinate a rimanere tali.
SCOPRI DI PIÙ
Leggi l’approfondimento Ansa Dissesti idrogeologici: le vittorie quotidiane della Pellegrini Consolidamenti Srl, un’azienda umbra leader
Visita il sito Pellegrini Consolidamenti Srl