L’industria dello spettacolo torna a crescere

Dopo una serie di annate in rosso, il 2015 ha visto una crescita davvero sorprendente del settore degli spettacoli. Secondo i dati SIAE contenuti nell’Annuario dello Spettacolo 2015, sono cresciuti del 3% circa il numero degli spettacoli e di quasi il 5% gli ingressi.

Ma ad accrescere l’entusiasmo degli operatori del settore è il dato più importante sulla spesa. Gli italiani hanno speso nel 2015 un 10% in più circa rispetto all’anno precedente. Nello specifico un 10,7% in più al cinema, un 24,5% in più per i concerti, dati tra i più alti. Sono cresciute comunque anche le presenze nei teatri e alle mostre, per gli eventi sportivi e gli spettacoli itineranti.

Di qui l’aumento giustificato dell’offerta: il cinema l’ha accresciuta del 2,66%, il teatro del 5%, i concerti sono stati quasi l’8% in più rispetto al 2014.

È l’uscita definitiva del settore dalla crisi dopo i dati disastrosi degli ultimi anni? Sembrerebbe davvero di sì, e questo nonostante in molte realtà siano diminuiti i finanziamenti degli enti locali, a partire dai comuni. Gli sponsor privati sono divenuti ormai indispensabili e i consumatori evidentemente sono meno timidi nei consumi rispetto al passato.

Tra gli spettacoli più seguiti del 2015 si segnalano per il cinema Inside Out con 4.289.675 biglietti venduti, per il teatro lo spettacolo di Fiorello con 167.531 spettatori. A guidare la classifica dei concerti l’evento di Ligabue a Campo Volo a Reggio Emilia, che ha visto la partecipazione di oltre 150.00 spettatori. Non è andata male all’Arena di Verona, dove per l’Aida sono stati venduti 141.000 biglietti. Un segno di vitalità per il nostro Paese, e per l’economia in genere.

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