Il mercato della pubblicità in Italia

I dati Nielsen per i primi 6 mesi del 2016 presentano un quadro piuttosto chiaro del mercato della pubblicità in Italia. Innanzitutto crescono del 3,5% gli investimenti rispetto ai primi 6 mesi del 2015, ma ci sarebbero da considerare anche le pagine pubblicitarie di Google o di social network come Facebook, che sfuggono a un’analisi nell’immediato da parte dell’istituto di ricerca.

A trionfare è ancora la regina televisione, con 2 miliardi e oltre di investimenti, a fronte dei 3 miliardi e 238 milioni complessivi (+7,8% rispetto al 2015). La tv dunque può tirare un sospiro di sollievo, anche se il panorama nei prossimi anni è destinato ad essere sempre più complesso, non solo con la pay tv, ma anche con piattaforme come Netflix e simili, che in Italia finora non sono cresciute come ci si aspettava.

Per quanto riguarda la carta stampata invece prosegue l’emorragia di raccolta pubblicitaria, legata a una diminuzione delle vendite di giornali e periodici. Il calo è del 4,9% nei primi 6 mesi dell’anno. Tiene la radio, con una piccola crescita, mentre è un vero e proprio boom per il cinema, che cresce più di tutti, del 18,4%.

Ma quali sono i settori che sono cresciuti di più nel settore pubblicitario? In testa troviamo la distribuzione, le automobili, il turismo e le telecomunicazioni con percentuali superiori al 10%, mentre l’abbigliamento ha subito una battuta d’arresto (-7,2%).

Nei prossimi anni comunque, e in parte già lo è da ora, le strategie delle grandi aziende terranno sempre più conto dell’evoluzione del mercato digitale e in particolare dei social. A comandare come al solito ci sarà il gigante Google.

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