I Fondi europei aperti a tutti

Con la finanziaria 2016, come già ricordato in altre occasioni, è stata sancita l’equiparazione per l’accesso ai fondi strutturali europei tra PMI e professionisti individuali. Una vera e propria rivoluzione che avvantaggia chi finora era stato escluso dall’accesso a una forma di credito piuttosto vantaggiosa per la propria professione. Anche coloro che non sono iscritti ad alcun albo professionale o registro d’impresa ma hanno una semplice partita Iva potranno d’ora in avanti fare domanda, anche se districarsi nella materia spesso non è semplice.

I primi bandi regionali sono già stati pubblicati. Tra questi la Regione più intraprendente e veloce è stata la Toscana, che in realtà già da diversi anni amplia la propria offerta a tutti i professionisti. Tra le iniziative in cantiere in particolare i finanziamenti ai coworking, gli spazi condivisi di lavoro.

Dal prossimo 15 settembre invece le start-up creative ma anche i singoli professionisti del territorio lombardo potranno presentare la domanda per accedere all’iniziativa “Intraprendo”, che mette a disposizione 15 milioni di euro, con un contributo variabile tra 25.000 e 65.000 euro.

La Regione Marche, invece, ha un suo portale dedicato proprio al POR Marche 2014-2020, che nel nome della trasparenza e del “diritto di sapere”, mostra chiaramente tutti i progetti già attivi sul territorio e quelli prossimi.

Al Sud, la Puglia si è organizzata da tempo tramite il progetto NIDI, un fondo a favore delle nuove iniziative d’impresa, per giovani tra i 18 e i 35 anni, disoccupati e lavoratori con partita Iva. In sintesi, un progetto sotto i 50.000 euro può essere finanziato al 50% a fondo perduto, e l’altro 50% con prestito rimborsabile.

Se avete dunque qualche idea in cantiere, date uno sguardo (attento!) sui siti delle Regioni di residenza, o rivolgetevi come spesso accade a un consulente che può indicarvi il progetto più adatto alle vostre esigenze.

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