Enel sfida Telecom per il progetto della banda larga

Tutto parte dall’operazione che porterà Enel a sostituire i contatori elettrici in oltre 20 milioni di abitazioni. Contatori 2.0, digitali, e capaci di multifunzionalità. Ecco allora che la proposta economica dell’azienda di Francesco Starace, ad di Enel, a Metroweb, società che da molti anni si occupa di fibra ottica nel Nord Italia, arriva al momento giusto.

Sul piatto di un possibile accordo, Enel mette 806 milioni di euro (cash), e dovrà vedersela con Telecom, che tempo fa aveva avanzato una proposta per il controllo di Metroweb di 816 milioni di euro (con in parte uno scambio azionario).

Ma di chi è attualmente Metroweb? Per il 54% è controllata da un fondo infrastrutturale, chiamato F2i, e per il 46% dalla Cassa Depositi e Prestiti. Sarà probabilmente la prima a decidere quale offerta accogliere. In ballo per Enel e Telecom c’è il controllo della società più avanti in Italia nelle infrastrutture per le connessioni Internet veloci. Un’esperienza di 15 anni, con oltre 7.000 chilometri di fibra ottica nel Nord Italia.

Non mancano poi, in tutta questa operazione, le implicazioni politiche. I due grandi colossi dell’energia e della telefonia non sono sicuramente rimasti indifferenti alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Renzi, che in più di un’occasione si è speso per assicurare che l’Italia, entro il 2020, sarà coperta per almeno il 70% con connessioni da 100 megabyte. Un progetto ambizioso, il cui obiettivo è al momento piuttosto lontano. Saranno decisivi eventuali incentivi nel prossimo futuro?

Nel frattempo le due aziende si stanno giocando una partita economica di grande valore.

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