Vino: Italia, boom di richieste di nuovi vigneti

L’Italia assiste al boom di richieste per la costituzione di nuovi vigneti. Dovuto al cambiamento tra il vecchio sistema dei diritti di impianto a quello delle autorizzazioni all’impianto (le licenze da detenere insieme alla proprietà dei terreni per poter produrre vino).

I dati di inizio 2016 sono stati resi noti dall’Unione italiana vini: presentate 12.528 istante per 66.197 nuovi ettari di vigneti. Siamo al +1038% rispetto ai 6,376 ettari del plafond disponibile per il 2016. Non è solo il cambiamento di sistema ad aver scatenato questa voglia italica di produrre vino, ma anche l’ottimo momento che sta vivendo quello ‘made in Italy’.

Veneto e Friuli Giulia sono le regine. Grazie a Prosecco e Pinot Grigio. Pure alcune regioni del Sud hanno dimostrato grande fermento. A conferma che è tutta la penisola a vibrare per i vigneti. In Veneto sono stati richiesti 3.800 ettari di nuove autorizzazioni su una disponibilità di 805, in Friuli Venezia Giulia 10.870 per 238. La Puglia ha chiesto 4 mila ettari nuovi su 862 disponibili, la Sicilia 4.700 su 1.000. Domande inferiori alle disponibilità in Piemonte (391 su 471) e Lazio (183 su 187).

L’Unione italiana vini specifica poi che la media italiana è di circa 5 ettari a domanda, ma in Veneto e Friuli si sfiorano i 10 ettari. Domenico Zonin, il presidente, è soddisfatto: “Il settore sta molto bene”. Il presidente di Federvini, Sandro Boscaini, aggiunge: “I dati testimoniano il buon momento del vino nostrano nonostante nell’ultimo anno si siano fortemente ridotti gli acquisti in Paesi come Russia, Cina e Brasile”.

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