L’industria italiana col segno più

L’Istat ha certificato l’aumento del fatturato dell’industria italiana nel primo mese dell’anno. Secondo l’istituto italiano di statistica la crescita è stata del’1,2% per quanto riguarda il mercato interno e dello 0,4% sul mercato estero.

Alcuni settori hanno trainato più di altri la “locomotiva Italia”, dimostrando uno stato di salute migliore rispetto agli ultimi anni: la percentuale più alta se l’aggiudica la fabbricazione di mezzi di trasporto (13,9% in più di fatturato a gennaio 2016 rispetto a dicembre 2015), seguita dai prodotti farmaceutici (+6,3%). Il fatturato legato ai beni di consumo cresce a sua volta del’1%, mentre quello dei beni intermedi dello 0,8%.

Anche per quanto riguarda gli ordinativi l’aumento tendenziale su base mensile è dello 0,7%, con una prevalenza della richiesta di prodotti di elettronica (computer, cellulari, tv), che vanno vicini al 25%.

Come spesso accade, tuttavia, ci sono settori che sorridono meno. È il caso ad esempio dell’industria dei prodotti in metallo, i cui ordinativi nel primo mese del 2016 sono calati del 6,4%. Sono dati questi che rappresentano anche un segnale del passaggio, dopo la crisi iniziata nel 2008, a un sistema industriale nuovo, dove alcuni settori non sono più in grado di reggere la concorrenza mondiale, mentre altri riescono a riorganizzarsi positivamente.

I prossimi aggiornamenti dell’Istat per quanto riguarda i dati della produzione industriale verranno pubblicati il prossimo 22 aprile.

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