Il marchio Valentino di nuovo in Borsa

Anche per il noto marchio del lusso Valentino sembra giunto il momento di sbarcare in Borsa, collocando almeno una metà del valore della società in azioni.

In realtà, quello di Valentino, come ricorda il “Sole 24 Ore” sarebbe un ritorno in Borsa. Il battesimo era stato nel 2005, dopo la scissione fra la Manifattura Lane Gaetano Marzotto & Figli SpA e il Valentino Fashion Group SpA. Il titolo era uscito da Piazza Affari appena due anni dopo, quando il fondo Permira e una parte della famiglia Marzotto acquistarono il gruppo.

L’operazione, che secondo alcune fonti, dovrebbe realizzarsi non prima del giugno 2016, è destinata principalmente a investitori di carattere istituzionale. Non si pensa certo agli italiani, ma più che altro alle ricche famiglie arabe.

D’altronde, dal 2012 il marchio ‒ prima tutto italiano, fondato nel lontano 1957 da Valentino Garavani ‒ è stato acquistato dalla famiglia reale del Qatar per la cifra record di 720 milioni di euro, valore da molti considerato sovrastimato rispetto al reale valore dell’azienda. Eppure gli arabi sembrano averci visto giusto. Negli ultimi anni, la maggiore esportazione dei prodotti di lusso di Valentino su scala internazionale ha consentito all’azienda di triplicare i suoi guadagni. Nel 2015 si prevedono ricavi per quasi un miliardo di euro.

È quindi naturale, secondo alcuni investitori, la collocazione in Borsa, a fronte di un aumento delle vendite e dei ricavi. Su scala internazionale, comunque, Valentino non ha certo bisogno di visibilità, per quanto la competizione con altri marchi sia ancora più accentuata che nel passato, quando l’alta moda e il made in Italy era una questione di equilibrio “tra pochi”.

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