[iframe src=”https://www.washingtonpost.com/video/world/understanding-the-climate-deal-in-60-seconds/2015/12/12/6ee51c8e-a114-11e5-9ad2-568d814bbf3b_video.html” width=”100%” height=”400″]
“Una vittoria per il pianeta”. Così è stato definito dal segretario di stato americano John F. Kerry l’accordo sul clima raggiunto a Parigi al Cop21 dai delegati di 196 stati. L’accordo è il primo a chiedere a tutte le nazioni, ricche e povere, di agire per limitare le emissioni di anidride carbonica e di altri gas ad effetto serra, con revisioni ogni cinque anni per favorire tagli all’inquinamento ancora più incisivi.
Un obiettivo importante è stimolare sia i governi sia i settori privati per sviluppare rapidamente nuove tecnologie per aiutare a risolvere il problema del clima. Ma cosa prevede esattamente l’accordo firmato? La spiegazione del Washington Post in meno di 60 secondi.