Il settore delle estrazioni in crisi

Potrà sembrare paradossale che il settore delle estrazioni sia in crisi. Diamanti, oro, ma anche acciaio. Alimentano il settore del lusso e dell’industria per eccellenza. Eppure la crisi ha scombinato a distanza di tempo davvero tutto.

Non è un dato assoluto che va esteso all’intero settore e a tutti i paesi, ma è una notizia comunque significativa: la Anglo American, società specializzata nelle attività estrattive, è in crisi. Nei suoi piani futuri, come anticipato dal “Financial Times”, vi è la drastica riduzione della forza lavoro, tra cui molti operai che lavorano nelle miniere (dal Brasile all’India).

Ma è crisi di una società o del settore? La multinazionale ha sicuramente le sue colpe, ritengono gli opinionisti del “Times”, tra cui quella di essere troppo legata al Sudafrica (dove le risorse di diamanti sono ingenti), paese che sta ostacolando ormai da anni un business ritenuto pericoloso per i suoi interessi nazionali. Inoltre, il limite più grande è stato non aver investito abbastanza in Cina qualche anno fa, quando vi era stato un boom del lusso, oggi sgonfiato molto.

Drastica la strategia messa a punto dall’azienda: chiusura delle miniere che non rendono, taglio di oltre il 50% della forza lavoro (si parla di oltre 80.000 persone), vendita di altri asset aziendali.

La crisi di una grande azienda leader di mercato non può che passare per una difficoltà del settore stesso. I prezzi del lusso sono da qualche anno in drastica diminuzione, dal nickel al platino, passando per i diamanti e l’oro. Quest’ultimo in Europa è calato di ben il 10% e comunque anche per gli altri metalli le oscillazioni di prezzo mettono in allarme gli investitori. La crisi colpisce anche laddove nei decenni passati ci si era arricchiti molto.

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