Diamanti, in crisi le piccole aziende del Gujarat

Nello stato indiano di Gujarat è periodo di ferie. La festa indù di Diwali, quest’anno, è caduta l’11 novembre e con essa l’attività di lavorazione dei diamanti ha subito uno stop. Da qui passa il 90 per cento dei diamanti naturali di tutto il mondo. Qui le pietre preziose vengono tagliate e lucidate prima di essere vendute ad Anversa e Dubai. La domanda globale di diamanti ha il suo picco proprio prima della festa di Diwali, e con i negozi forniti di pietre preziose a sufficienza per lo shopping natalizio, i laboratori di Surat possono prendersi un periodo di pausa, durante il quale i lavoratori tornano a casa. Lavoratori che principalmente arrivano dallo stato nord-orientale di Bihar, dove è difficile trovare un lavoro semiqualificato.

Delle oltre 5mila attività che si occupano della lavorazione dei diamanti, come riporta la testata inglese ‘The Economist’, soltanto 2mila sono di grandi dimensioni con l’utilizzo di 300-500 smerigliatrici, mentre le altre sono di piccole dimensioni e a conduzione familiare. Per avere un’idea di come lavorano queste ultime basta visitare il bazar di Varachha nel tardo pomeriggio: qui le pietre preziose, il cui valore equivale ad anni di stipendio, sono vendute a bordo di motociclette o su carretti trainati a mano. Le aziende più grandi, invece, esportano in tutto il mondo. Di fatto sono due le principali comunità che dominano il commercio dei diamanti: la Palanpuri Jains e la Katiawadi Patels.

Questo, però, è un periodo difficile per Surat in quanto vi è un eccesso mondiale di produzione di diamanti lavorati e così i prezzi tendono al ribasso. I lucidatori, tra l’altro, comprano a credito e quindi sono costretti a vendere anche quando il prezzo di mercato non è a loro favorevole. A settembre, anche per il rallentamento della richiesta di beni di lusso nel mercato cinese, l’esportazione dei diamanti è scesa del 28% rispetto allo stesso mese del 2014. A soffrire di questa crisi, come sono sopratutto le aziende più piccole, mentre secondo gli esperti se la caveranno meglio quelle più grandi con accesso ai prestiti bancari.

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