Expedia sfida Airbnb

È una sfida a colpi di investimenti a suon di miliardi. Expedia, la società americana (proprietà Microsoft) di prenotazione online di viaggi, ha annunciato di aver acquisito HomeAway, sito di annunci di case da vacanze in affitto.

La notizia è l’ennesima prova di forza nei confronti di Airbnb, portale ormai famoso in tutto il mondo, che a partire dal 2007, mette in contatto persone alla ricerca di una camera per brevi periodi con inquilini di case che dispongono di uno spazio extra da affittare.

Se Airbnb allarga la sua platea di mese in mese (ormai sono quasi 30.000 le città in oltre 190 paesi che dispongono del servizio), Expedia, dopo aver acquisito la rivale Orbitz Worldwide, e prima ancora Travelocity, compra un altro pezzo del mercato delle prenotazioni online. Nel settore, a detta dei vertici della società, è prevista una crescita esponenziale nei prossimi anni.

D’altronde, recentemente, a San Francisco (che è uno dei centri di potere dove si combatte la guerra economica della sharing economy) è stato bocciato un provvedimento che prevedeva limitazioni in termini temporali all’affitto di appartamenti e alloggi vari. Ne ha beneficiato in prima istanza Airbnb, che con una pubblicità aggressiva, ha più volte difeso i diritti degli utenti a prenotare o affittare i propri spazi. Ormai, Airbnb può contare almeno in America su una vera e propria lobby come i partiti politici e le associazioni più importanti.

La sfida, per entrambi questi giganti, è anche riuscire a vincere di paese in paese le limitazioni che vorrebbero porre alcuni governi, pressati a loro volta dagli albergatori, che vedono sfumare i loro profitti a favore di diverse soluzioni di pernottamento.

Soprattuto nella fascia di età più giovane (che è quella che viaggia di più), si è diffusa la moda del weekend o della settimana all’estero a casa di “sconosciuti”, che offrono una stanza a prezzi modici, e in più danno in cambio una conoscenza diretta del luogo che si desidera visitare.

Un’esperienza che vale per Wall Street milioni di dollari. Chi sarà il leader di mercato nei prossimi anni?

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