Editoria italiana, la forza dei grandi gruppi

Il fenomeno della concentrazione editoriale è in atto dagli anni Ottanta e non ha conosciuto rallentamenti. In pratica le grandissime case editrici assorbono quelle un po’ più piccole per fare squadra, che vuol dire in sostanza fatturati più cospicui.
In Italia questi grandi gruppi controllano almeno il 60% del mercato editoriale. Un mercato che negli ultimi tre anni ha subìto una forte contrazione, anche se alla fine del 2015 ci si aspetta una prima ripresa (il Natale è la manna d’oro per editori e librai).

Il Gruppo Mondadori si conferma leader di mercato con una quota del 26,5% e un fatturato del 2014 di 1,177 miliardi di euro (non solo libri, ovviamente). A seguire il gruppo Rcs MediaGroup, che ha il 12,1% della torta del mercato editoriale, e può vantare testate giornalistiche di primario ordine come “il Corriere della Sera” e la “Gazzetta dello Sport”.
Tra questi due colossi però ci sarà presto una fusione, o meglio, una concentrazione. Mondadori ha infatti da tempo presentato un’offerta di acquisto per la sola Rcs libri e l’affare potrebbe andare in porto visto che l’antitrust non ha sollevato obiezioni.

Tornando alla classifica delle forze in campo, Gems (Gruppo editoriale Mauri Spagnol) ha visto crescere la sua dimensione fino a diventare la terza forza in campo con il 10,2%. Tra le case editrici più conosciute appartenenti al groppo, Garzanti, Longanesi, Bollati Boringhieri, Guanda. Gems è poi un caso particolare, in quanto per il 70% è controllata da Messaggerie, il primo distributore di libri in Italia.

Un discorso analogo vale per Giunti, quarta forza del mercato editoriale in Italia (6,1), prima di Feltrinelli e De Agostini. Ha le sue controllate, e poi può contare su una rete di ben 173 punti vendita sparsi in tutta Italia.
Di fronte a questa situazione, si capisce bene come le piccole e medie case editrici abbiano vita difficile, strozzate dai contratti sbilanciati con i distributori e le librerie di catena. Tuttavia, una fiera come quella della piccola e media editoria, che si svolge ogni anno a dicembre a Roma, dimostra quantomeno il coraggio imprenditoriale di editori piccoli, che rischiano poco ma provano sempre a conquistarsi il loro spazio in un mercato dominato dai più forti.

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