Caritas, la spesa gratis

Solo una rete estesa e forte come la Caritas poteva essere in grado di offrire un servizio del genere. Ai più bisognosi, in oltre 50 empori sparsi per tutta Italia, l’associazione cattolica dà da mangiare gratis. Non si tratta delle solite mense allestite nei centri dove si dà anche rifugio per la notte, ma di prodotti per la sussistenza da portare direttamente a casa.

Don Francesco Soddu, direttore nazionale della Caritas italiana, dichiara che il servizio potrebbe essere presto ulteriormente potenziato, vista la situazione di crisi che continua a perdurare nel nostro paese. Coloro che si mettono in fila per ricevere pane, latte, biscotti, pacchi di pasta, scatolame vario, ma anche giocattoli e libri per i bambini, non sono i profughi appena giunti in Italia o gli stranieri clandestini. Sono per la stragrande maggioranza italiani.
Mentre Salvini tuona contro l’immigrazione e ripete come un mantra “prima gli italiani”, giocando perlopiù con le parole, alla Caritas i volontari si danno da fare ogni giorno gestendo i supermercati solidali. Qui non ci sono offerte della settimana, super sconti e tessere fedeltà con concorsi e premi. C’è però un’organizzazione altrettanto efficiente di quella di un supermercato.

Alcune commissioni selezionano sul campo dopo un attento ascolto le famiglie con i requisiti adatti per poter usufruire del servizio. Talvolta le indicazioni giungono dalle parrocchie, in altri casi sono le famiglie stesse a contattare questi centri. Ognuno poi ha a disposizione un certo importo in punti da spendere ogni mese con intelligenza, selezionando i prodotti davvero necessari.
Gli scaffali sono pieni di viveri grazie alle donazioni di privati e delle grandi catene di distribuzione. I prodotti che rischiano di scadere da un giorno all’altro vengono affidati nelle preziose mani della Caritas. Con una certezza: non ci saranno avanzi di magazzino, nulla rimarrà invenduto. Alla Caritas ci sanno fare, con le azioni oltre che con le parole.

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