Viaggio nel nord delle Marche sulle tracce del duca Federico da Montefeltro. E’ l’itinerario turistico che lancia Confcommercio Pesaro Urbino/Marche Nord, dedicato al fondatore del ducato e agli artisti di cui amรฒ circondarsi, come Francesco di Giorgio Martini e Giovanni Santi, che fecero del il Montefeltro la culla del Rinascimento italiano.
Il duca di Montefeltro
Una proposta che arriva in occasione del 600esimo anniversario della nascita del duca di Montefeltro.ย Condottiero e uomo dโarme, ma anche fine letterato e visionario mecenate, promoter ante litteram della sua immagine e della sua casata. A gloria della quale diede vita a uno splendido palazzo, a una corte raffinata e cosmopolita e a un ducato ben difeso.
Trasformandoย Urbinoย in un crocevia delle arti di metร โ400. A distanza di 600 anniย la figura del ducaย Federico da Montefeltroย รจ legata, piรน che alle sue imprese militari, al miracolo culturale cui seppe dar vita: disseminando il ducato di inaspettate opere dโarte e borghi fortificati, adagiati nelle pieghe dolci del territorio.
Il grande Itinerario della Bellezza
โIn occasione di questo evento straordinario – spiega Amerigo Varotti, direttore dellโassociazione – abbiamo deciso di promuovere le localitร dove questi due celebri โcortigianiโ hanno lasciato le loro opere piรน straordinarie.ย Il percorso รจ un ulteriore tassello del piรน vastoย Itinerario della Bellezza, tragitto da noi ideato per condurre turisti curiosi negli angoli piรน suggestivi del territorio. Inaugurato 5 anni fa con la partecipazione di 5 comuni della provincia, che ci hanno affidato lโincarico di essere promossi e valorizzati, e arrivata oggi a ben 16.ย Una rete di localitร di minori di grande fascino, inserite in contesti ambientali unici,ย ma che da sole difficilmente sarebbero riuscite a farsi conoscereโ.
Il nuovo itinerario
Il nuovo itinerario parte daย Urbinoย e daย Palazzo Ducale, oggi sede della Galleria Nazionale delle Marche, e si snoda lungo i morbidi rilievi della provincia.
Toccandoย Cagli,ย Gradara eย Fanoย doveย Giovanni Santi, maestro di corte e vero uomo di multiforme ingegno (fu anche biografo di Federico), prima di passare alla storia come il padre di Raffaello dipinse luminosi capolavori, con tratti precisi e armonici e dettagli minutamente realizzati. Ispirato dalle suggestioni colte e internazionali che aleggiavano alla corte del duca.
E poiย Apecchio,ย Fossombrone,ย Mondavio,ย Pergola eย Sassocorvaro, borghi silenziosi inseritiย in un contesto ambientale ancora integro, in gran parte simile a quello di oltre 500 anni fa. Doveย Francescoย di Giorgio Martini, senese, pittore, scultore eย archistarย dellโepoca, sul cui Trattato di Architettura militare e civile studiรฒ persino Leonardo da Vinci, edificรฒ fortezze possenti. Tramutando in architettura il programma politico del ducato.
Aย Palazzo Ducaleย si trovaย la piรน ricca collezioneย di opereย di Santi, tra cui la celebreย Annunciazione, capolavoro di simbolismo, fede e geometria. E qui di Giorgio Martini completรฒ i lavori di costruzione, progettando leย logge sulย cortile del Pasquino, il giardino pensile e il complesso impianto idraulico dei sotterranei,ย vera rivoluzione per lโepoca.ย Perchรฉ con il palazzo di Urbino tramonta il concetto di maniero medievale e, nel segno dellโUmanesimo, nasce la reggia dedicata allโarte, la cultura e la gioia di vivere.
Nella deliziosaย Cagliย รจ invece imperdibile, nella Chiesa di San Domenico, laย Cappella Tiranni, affrescata dal Santi con superba maestria (e dove รจ immortalato probabilmente un Raffaello bambino). Insiemeย al torrione ellittico di cinque piani, realizzato ancora una volta dal geniale architetto senese:ย sotto il quale si diparte il cosiddettoย soccorso coverto, da poco riaperto al pubblico, spettacolare cunicolo sotterraneo di 360 gradini, via di collegamento con i resti della fortezza sovrastante la cittร . Che probabilmente sarebbe ancora in piedi se Guidobaldo, figlio di Federico, nel 1502 non lโavesse fatta saltare in aria pur di non cederla allโinvasore Cesare Borgia, il terribile Valentino.
Ancheย Fano, terza cittร delle Marche, lโanticaย Fanun Fortunaeย romana, snodo strategico sulla via Flaminia (cui รจ stato dedicato lo scorso anno un coinvolgente Museo multimediale) ospita capolavori del maestro urbinate: valga per tutti laย Visitazioneย conservata nella chiesa di Santa Maria Nuova. Nella quale architetture rinascimentali eย paesaggi collinari rimandano al profondo legame che Giovanni ebbe sempre con la sua terra.
Tutte da visitare poi le altre fortezze di Francesco di Giorgio Martini, distanti ognuna al massimo 50 km da Urbino: perchรฉ se Federico potรฉ concedersi una corte raffinata e tranquilla , dopo la sconfitta degli odiati Malatesta, fu perchรฉ rocche poderose presidiavano ogni angolo del ducato.
Tra le tante, quella diย Mondavio, a metร strada tra Urbino, Fano e Senigallia, lungo la valle del Cesano, dove di Giorgio realizza nel 1482 la fortezza perfetta. Qui lโarchitetto tira su infatti un monumento dellโarte fortificatoria, a pianta poligonale: dominato da un poderoso mastio a dieci facce, spigolose, sfuggenti, quasi avvolgentisi su se stesse. Realizzata in mattoni (assai elastici nel respingere i colpi) la rocca รจ arrivata intatta fino a noi, perfettamente fusa con il centro abitato del quale non รจ piรน difesa ma parte integrante. Trasformando Mondavio, grazie al suo fascino, in Borgo piรน bello dโItalia.
Un itinerario insomma sulle tracce del duca Federico e dei suoi piรน celebri collaboratori. Da scoprire e seguire anche una volta terminate le celebrazioni per lโanniversario.
I vini
Ma anche un tragitto lungo i rilievi pettinati dalla mezzadria, localitร di mare, ambienti incontaminati e tipicitร agroalimentari. Perchรฉ questa รจ terra di vini, come il Bianchello del Metauro o il Sangiovese dei Colli Pesaresi, di tartufi 365 giorni lโanno, come il bianco pregiato o lo scorzone estivo di Pergola, e di formaggi storici, come la Casciotta di Urbino dop, nonchรฉ di celebri brodetti. Ma anche di rinfrancanti caffรจ come la Moretta di Fano.
โQuello di Confcommercio Pesaro Urbino/Marche Nord รจ un progetto unico in Italia messo a punto da unโassociazione di categoriaโ, spiega ancora il direttore Varotti.ย โUtilizzando tutti gli strumenti del marketing ipotizza infatti un nuovo modello di sviluppo, basato sulla valorizzazione del nostro patrimonio artistico, ambientale ed enogastronomico.ย Il riconoscimento di Pesaro come capitale italiana della cultura 2024, per la prima volta assegnato a una cittร marchigiana, ci sprona ancora di piรน a lavorare in questo sensoโ.