Lo scorso fine settimana, Ivrea ha ospitato la terza edizione della Conferenza Internazionale sul Turismo Industriale, un evento di rilevanza globale che ha visto la partecipazione di oltre 200 professionisti del settore. L’incontro, che si è svolto il 29 e 30 novembre, ha avuto come palcoscenico la storica sede di Palazzo Uffici Olivetti e gli spazi di Confindustria Canavese. Ivrea, patrimonio mondiale dell’umanità dal 2018 e simbolo della rivoluzione industriale del Novecento, si conferma così come un centro di riferimento per il turismo industriale.
La conferenza ha visto la partecipazione di oltre 40 esperti, accademici e leader del settore turistico, impegnati in discussioni su come il turismo industriale possa stimolare lo sviluppo sostenibile e valorizzare il patrimonio locale. Quest’anno l’evento ha arricchito la sua agenda con tre workshop tematici dedicati a Turismo, Startup e Finanziamenti per la cultura, ospitati nella sede di Confindustria Canavese.
Un evento di respiro internazionale
Ivrea ha dimostrato ancora una volta il suo valore simbolico come capitale italiana del turismo industriale. La conferenza ha rappresentato una vera e propria “passeggiata” tra esperienze diverse, portando a Ivrea esperti provenienti da tutte le regioni d’Italia per condividere le loro best practices nel settore.
I temi della prima giornata
La prima giornata è stata caratterizzata da numerosi interventi e panel, che hanno trattato il dialogo tra industria, cultura e turismo. Tra gli ospiti più rilevanti, Gennaro Palmieri e Paolo Palmieri hanno presentato il progetto di riqualificazione di Palazzo Uffici Olivetti, un’opera di grande rilevanza per il recupero di uno spazio storico in chiave moderna.
Il primo panel, moderato da Filippo Ghisi, ha visto la partecipazione di rappresentanti di spicco del settore, come Amelia Cuomo, CEO di Pasta Cuomo, e Marco Amato, direttore del Museo Lavazza, che hanno parlato dell’importanza di mettere in evidenza il patrimonio industriale attraverso musei e iniziative culturali. Il secondo panel, centrato sull’innovazione nel turismo e nella cultura, ha visto interventi di Luigi Emanuele Di Marco di Olivetti e di Marcella Gaspardone, dirigente di Turismo Torino e Provincia.
Torino al centro del dibattito
La conferenza ha messo in evidenza anche i successi di Torino, nominata Capitale della Cultura d’Impresa 2024, e recentemente proclamata “European Capital of Smart Tourism 2025”. Un’occasione per mettere in luce il ruolo delle città italiane nel valorizzare il patrimonio industriale e culturale, con un particolare focus su Torino.
La seconda giornata: workshop tematici
Sabato 30 novembre, i partecipanti si sono immersi in tre workshop pratici che hanno trattato argomenti fondamentali come il rapporto tra heritage e innovazione, le opportunità di finanziamento per progetti culturali e il turismo industriale dal punto di vista del visitatore. Moderati da esperti del settore, i workshop hanno offerto uno spazio di confronto diretto per tutti i professionisti del settore, favorendo la creazione di nuove reti di collaborazione e scambio.
La conferenza si è conclusa con una riflessione sulle sfide future del turismo industriale e sulla necessità di incentivare una gestione sostenibile delle risorse culturali e turistiche. L’evento ha ribadito l’importanza di coniugare tradizione e innovazione per valorizzare un patrimonio unico che rappresenta una risorsa inestimabile per il futuro del settore.