Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Veneto, interviene nel dibattito sul tema dell’autonomia regionale, sottolineando come sia essenziale decentrare poteri e risorse per garantire una gestione più efficiente e vicina ai cittadini. Secondo Bertin, l’autonomia che potrebbe ottenere il Veneto non sarà del livello dell’Alto Adige, ma permetterebbe comunque di migliorare la qualità e la quantità dei servizi offerti alla popolazione.
Un appello alla Sardegna e un richiamo al referendum del 2017
Bertin critica la posizione della Sardegna, Regione autonoma, che appare riluttante verso una maggiore autonomia. La Sardegna, afferma, dovrebbe sostenere l’autonomia, ma al contrario teme potenziali danni derivanti dall’attuazione della legge approvata lo scorso 26 giugno. “Trovo in questo dibattito troppi elementi ideologici e poco pragmatismo“, commenta Bertin, evidenziando che la questione dovrebbe essere affrontata con un approccio più pratico.
Un punto chiave sottolineato da Bertin è il risultato del referendum del 22 ottobre 2017, in cui oltre due milioni di cittadini veneti votarono a favore dell’autonomia. Secondo il presidente di Confcommercio Veneto, ignorare questa espressione popolare va contro il volere di una larga maggioranza e rischia di minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
La richiesta di autonomia come necessità per le imprese
Bertin conclude ribadendo che il tema dell’autonomia non dovrebbe essere manipolato per fini politici o per contrastare le forze di governo attuali. Secondo il presidente, l’autonomia è invece una battaglia che interessa da vicino gli imprenditori e che può contribuire a migliorare il tessuto economico locale, offrendo una gestione delle risorse più efficace e orientata alle reali esigenze del territorio.