La vocazione del dottor Pierpaolo Gasparini per la professione di tecnico ortopedico è quasi scritta nel suo destino: «Il mio – illustra – è un percorso che ha chiare radici familiari, in quanto entrambi i miei genitori svolgevano attività affini: mia madre era podologa e mio padre massaggiatore. Sebbene il mio percorso sembrasse quasi “segnato”, la scelta di intraprendere questa strada è stata guidata fondamentalmente da una forte passione e da una altrettanto tenace determinazione. Ecco perché dopo aver completato il mio ciclo di studi ho iniziato subito a lavorare. Dal 1989 svolgo la professione di tecnico ortopedico e nel corso degli anni ho accumulato varie esperienze in diversi studi e laboratori tanto che, nel 1994, ho fatto il grande passo aprendo il mio studio e dando vita a una mia attività indipendente».
Oggi, quei 30 anni di esperienza nel settore hanno reso l’Ortopedia Tecnica Gasparini a Bonate Sopra, in provincia di Bergamo, un punto di riferimento sicuro e affidabile per tutti coloro che incontrano difficoltà legate ai piedi, alla deambulazione o alla postura: il dottor Gasparini ha consolidato la sua reputazione specializzandosi in check-up posturali del piede e nella realizzazione artigianale di plantari e scarpe su misura, dimostrando un impegno costante per migliorare la qualità della vita dei pazienti attraverso soluzioni personalizzate create nel laboratorio di produzione interno.
Una specializzazione, quella di Gasparini, molto particolare e importante in un contesto in cui la salute generale del corpo si fonda sul benessere dei piedi: trascurarli, infatti, può portare a disturbi che coinvolgono l’intero organismo, sia a livello scheletrico che nervoso e muscolare. «Un corretto appoggio plantare è essenziale per preservare la salute del nostro corpo – spiega –. Un appoggio scorretto, infatti, può avere ripercussioni dirette su ginocchia, colonna vertebrale e sul resto dell’organismo, causando disturbi persistenti e un’alterazione della postura e del movimento. Questi problemi si traducono in cefalee, dolori dentari, contratture, infiammazioni, irrigidimenti, difficoltà motorie, mal di schiena e mal di testa ricorrenti, vertigini e persino disturbi circolatori. Nei casi di patologie già esistenti, come tallonite, tendinite, spina calcaneare, alluce valgo, fascite plantare, metatarsalgie, piede piatto e piede cavo, l’utilizzo del plantare si rivela non solo benefico ma anche uno strumento preventivo molto efficace».
La funzione primaria del plantare ortopedico, infatti, è quella di mantenere il piede nella corretta posizione di appoggio sul terreno, promuovendo una distribuzione uniforme del carico su tutta la pianta del piede. In questo modo, si eliminano sovraccarichi e si alleviano le zone di iperpressione: «Va detto che l’utilizzo dei plantari non è limitato a un’età specifica – precisa Gasparini – : dai bambini con piedi piatti agli sportivi che cercano di perfezionare il gesto atletico, fino a coloro che praticano allenamenti in palestra o una corsa mattutina per mantenere la forma fisica, tutti possono trarre grossi vantaggi dall’indossare i plantari. Anzi, per garantire risultati continui e ottimali, il loro uso per almeno 8-10 ore al giorno, ogni giorno, è consigliato a tutti. È importante comunque sottolineare che durante l’età dello sviluppo il plantare agisce in modo correttivo, mentre in seguito assume una funzione compensativa quando è indossato, analogamente agli occhiali portati per correggere i problemi della vista».
L’esperienza e la tecnologia procedono di pari passo nello studio di Gasparini: «È imprescindibile possedere un ricco bagaglio di esperienza in questo campo: la robusta specializzazione di chi ha affrontato migliaia di casi è il punto di partenza per giungere alla soluzione più adatta, tuttavia la tecnologia ci dà una grossa mano. Oggi, grazie alle moderne strumentazioni, possiamo eseguire un’analisi computerizzata della postura e del passo sfruttando le opportunità offerte da apparecchiature all’avanguardia come la pedana baropodometrica e il tapis roulant per valutazioni baropodometriche in posizione statica, dinamica e durante la corsa, e uno scanner 3D in grado di eseguire una scansione bidimensionale e tridimensionale del piede per ottenere calchi estremamente dettagliati del piede».
Infine, un ruolo di grande rilievo è riservato anche alla consulenza: «Costituisce il terzo elemento fondamentale per un’analisi approfondita, caratterizzato dall’ascolto attento del paziente e dalla valutazione delle sue abitudini di vita. È giusto concentrarsi anche su quanto tempo trascorre in posizione eretta o seduta, sulle sue esigenze, anche dal punto di vista sociale, e sugli obiettivi che si prefigge o ai quali ambisce. Attraverso l’osservazione dettagliata della camminata, analizzando il passo da ginocchio, caviglia, anca fino alla cervicale, otteniamo una panoramica completa. Il risultato finale è la creazione di un plantare personalizzato che fa riscoprire il piacere di una vita senza dolore attraverso la cura di una delle risorse più preziose per la salute: i nostri piedi».
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