Gruppo FS: “In 10 anni investimenti che valgono il 2% del Pil italiano”

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Einspurige Bahnlinie im Morgennebel

Nei prossimi 10 anni il Gruppo FS effettuerà investimenti per 200 miliardi, che incideranno sul Pil nazionale per il 2%. Dal palco del Meeting di Rimini, dove era in programma la tavola rotonda Infrastrutture e Pnrr: quale sviluppo per l’Italia, l’amministratore delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris ha sottolineato il ruolo di Ferrovie dello Stato nella nuova stagione italiana delle infrastrutture, per il cui sviluppo, come specificato da Ferraris, sono impegnate circa 300mila persone all’anno nell’ambito del PNRR, ma non solo.

Spiegando che i 200 miliardi di investimenti “serviranno a rendere sempre più attrattivo ed efficiente il trasporto collettivo e merci via treno, aumentando almeno del 20% la capacità di trasporto della rete ferroviaria e del 30% il numero di passeggeri”.

Un confronto al quale hanno partecipato anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti,  il presidente dell’Anci e sindaco di Bari Andrea Decaro e Maximo Ibarra, Ceo & General Manager di Engineering.

Luigi Ferraris ha ribadito l’impegno del Gruppo FS nell’investire nei prossimi 10 anni 200 miliardi di euro per ammodernare e potenziare infrastrutture che hanno una vita media di oltre 60 anni. Investimenti che avranno un diretto effetto sulla crescita del Pil nazionale, come spiegato da Luigi Ferraris a margine del suo intervento: “Due punti di PIL ci sono – ha argomentato – e si portano dietro 200.000-300.000 addetti ai lavori fra diretti e indiretti. Quindi l’effetto sull’economia è sicuramente rilevante. Le opere – ha proseguito – sono su tutto il territorio da Nord a Sud e quindi è chiaro che la ricaduta è anche e soprattutto sulle economie locali. Questo – ha concluso Ferraris – è sicuramente un aspetto che consente al Paese di potere fare leva su questa nuova ondata di infrastrutture per sostenere la crescita del Pil”.

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