Food delivery, dopo Uber Eats anche Getir lascia l’Italia

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Dopo Uber Eats, anche Getir, startup turca del food delivery (spesa e consegna a domicilio anche dai ristoranti) fondata nel 2005, lascerà l’Italia. Investirà – spiega Fanpage – nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Germania, nei Paesi Bassi e in Turchia, i Paesi che generano il 96% dei ricavi. Ricordando la spiegazione dell’azienda di app per il food delivery “L’uscita di Getir da questi tre mercati le consentirà di concentrare le proprie risorse finanziarie sui mercati esistenti in cui le opportunità di redditività operativa e crescita sostenibile sono maggiori. Getir è molto grata per il duro lavoro e la dedizione di tutti i suoi dipendenti in Spagna, Portogallo e Italia”.

Un altro segno della competitività del settore del food delivery, che nel 2022 ha fatturato in Italia 2,8 miliardi di euro, corrisponde a circa il 4-5% del volume d’affari complessivo dei servizi di ristorazione.

Luciano Sbraga, direttore del Centro Studi di FIPE Confcommercio ha spiegato a Adnkronos: “Il mercato del food delivery è molto competitivo e occorrono investimenti importanti anche da un punto di vista tecnologico. Inoltre, chi usufruisce di questi servizi come i ristoranti e le pizzerie, una platea di circa 25.000-30.000 esercizi, paga elevate commissioni che toccano anche il 30-35%”.

La pandemia ha portato molti consumatori ad utilizzare il food delivery, ma ora il sistema si sta assestando, con molti servizi che non trovano più spazi. Anche per gli alti costi delle commissioni. E per la concorrenza, in alcuni territori, di operatori  più piccoli.

Le grandi piattaforme, quindi, investono solo in quei Paesi dove detengono ampie fette di mercato.

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