L’Ancestor Confesercenti si interroga sul futuro di Terni. E chiede un incontro col Comune

Ritorna la Confesercenti sul piano della discussione politica cittadina e lo fa con la presentazione di un sostanzioso documento politico amministrativo che ha il pregio di guardare ogni aspetto della Città, magari con un focus maggiore sul centro storico. D’altra parte il lavoro, la relazione era frutto dell’Ancestor, che è l’associazione Nazionale dei Centri storici della Confesercenti. E senza tanti girti di parole Giardinieri ritiene che sia il turismo, solo quello ormai, a far fare un salto di qualità all’economia cittadina, per contrastare il senso del decadimento complessivo. E per questo spiega che si devono valorizzare, una volta per tutte, le bellezze cittadine, che sono tante, le sole che possano far trasformare i turisti mordi e fuggi in visitatori attenti, che a Terni possano anche dormire. Ma ha visto, Giardinieri, anche una città in decadenza con sempre meno abitanti, sempre più stranieri, sempre più badanti a servizio dell’esercito di anziani. E quindi lo scatto di iniziative è necessario ed immediato. Ritorna al turismo, ritorna alla dimenticata Terni medievale, a tutti i luoghi per una Terni Sotterranea, per una Terni moderna, coi monumenti che nessuno può sfoderare a cominciare dalla Grande Pressa. C’è quasi rabbia alla Confesercenti per la mancanza di una visione strategica, che si spera venga afferrata dalla nuova giunta, quella guidata da Stefano Bandecchi. Inquinamento (“Tante, troppe auto in centro”), inquinamento acustico, molto del quale potrebbe anche ridursi con qualche azione di buon senso, mancato sostegno a chi investe nel settore del commercio, a chi affitta gli spazi commerciali a prezzi equi, con la riduzione delle tasse che affliggono i commercianti e non solo quelli che aderiscono alla Confesercenti ma tutti, indistintamente.

Exit mobile version