Gli antichi mestieri vanno recuperati. I primi passi mossi dalla Confartigianato.

Gli antichi mestieri sono in realtà anche quelli nuovi: saper mettere le mani su una casa storica, costruire un violino, fare vasi e decorazioni, dorare una porta e rifare una persiana, sono capacità e competenze elevate con un grande valore aggiunto. C’era sino ad ora una difficoltà intrinseca, quella di una legge sull’apprendistato da rivedere e poi la mancanza di corsi di formazione professionale che facessero aprire ai giovani un mondo da percorrere. Per colmare almeno il fronte della formazione, si sono messe “insieme”, siglando un accordo, la Confartigianato Palermo e Quattro Punto Zero, scuola diffusa di arti e mestieri che disponibilità di laboratori, percorsi formativi, workshop e sostegno alle imprese.
Confartigianato mette così a disposizione dei propri associati, artigiani e aziende l’opportunità di partecipare ai moduli previsti nell’ambito della scuola, individuando anche aziende artigiane interessate a ospitare tirocini formativi e inserimenti lavorativi, in modo da lavorare tutti nella stessa direzione, ovvero la salvaguardia del sapere e l’opportunità di tramandarlo.
Grazie a questa intesa, è possibile operare in sinergia con QuattroPuntoZero che mira sì a recuperare le arti e i mestieri tradizionali ma lo fa reinterpretandoli in chiave innovativa, con lo scopo di rendere il capoluogo siciliano una realtà socialmente ed economicamente attrattiva.
“La collaborazione con QuattroPuntoZero è una buona occasione su vari fronti, in particolar modo per il recupero degli antichi mestieri – dice Maria Grazia Bonsignore, presidente di Confartigianato Palermo –. La nostra associazione accoglie sempre favorevolmente tutto ciò che può portare a una crescita dei nostri artigiani e delle nostre imprese, offrendo loro sempre nuove opportunità nel nostro territorio”.
“Il protocollo firmato con Confartigianato è una grande opportunità – spiega Simone Lucido, coordinatore del progetto QuattroPuntoZero – perché permette di costruire un sistema coeso costituito da imprese, enti no profit e beneficiari, con l’obiettivo di rigenerare il tessuto socio-economico della città”.
I corsi in calendario riguardano artigianato e imprenditoria, nuove tecniche dell’artigianato, design e riuso, falegnameria e macchinari a controllo numerico, la foggiatura al tornio, tecniche di decorazione della ceramica e tecniche di doratura del legno.
In programma già un corso che riguarda le superfici decorate dell’architettura. Il percorso è rivolto a operai e a professionisti che operano nell’ambito dell’edilizia storica, ma anche a giovani provenienti da istituti e scuole professionali nonché a laureandi dell’Accademia di Belle Arti. Attraverso l’osservazione di casi concreti gli studenti saranno indirizzati al riconoscimento delle superfici, dei materiali compositivi e dei vari tipi di degrado, oltre ad avere l’occasione di familiarizzare con gli attrezzi del mestiere e i materiali, preparando le malte e utilizzandole su superfici apposite per le esercitazioni. Il corso inizierà il 16 giugno.

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