Una nuova prospettiva per Firenze ed il suo territorio. Il nuovo segretario general della Cgil Marasco:“Sì alla città del lavoro”.

Le prime dichiarazioni parlano chiaro della svolta che vuole imporre alle poliche che governano la città di Firenze. Bernardo Marasco, nuovo segretario generale di Cgil Firenze, eletto oggi dall’assemblea generale dell’organizzazione, vuole che la città metta da parte l’idea della rendita e ritorni ad essere quella del fare. A fare da “testimoni” due personalità del mondo della Cgil, Maurizio Landini, segretario generale di Cgil nazionale, e Rossano Rossi, segretario generale di Cgil Toscana. Marasco succede a Paola Galgani.
Ecco Marasco dopo l’elezione: “Per me un grande onore e una grande responsabilità, ringrazio tutti e tutte, punterò sulla collegialità e il confronto. La nostra Città metropolitana deve essere il territorio del lavoro di qualità, dei saperi diffusi, dello sviluppo sostenibile. Non della rendita, del lavoro povero, delle disuguaglianze. Vogliamo essere un sindacato di proposta, con obiettivi negoziali chiari, in grado di costruire mobilitazione sociale su questi temi per incardinare un diverso modello produttivo per le nostre comunità”.
CENNI BIOGRAFICI
Bernardo Marasco, classe 1974, fiorentino, sposato con due figli, entra in Cgil nel 2002, nella categoria Nidil, con un progetto di sindacalizzazione dei precari universitari. Nel 2004 passa in Filtea Cgil, la categoria dei tessili. Alla fine del 2012 diventa segretario generale di Filctem Cgil (la categoria di tessili e chimici): durante questo incarico, affronta – tra le altre – la crisi della Richard Ginori di Sesto Fiorentino, che arriva a un passo dalla chiusura ma viene salvata dopo una grande mobilitazione dei lavoratori. Nel 2016 Marasco entra a far parte della segreteria confederale di Cgil Firenze

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