Lavori per la sicurezza del territorio, Bussone: “Non sono stati i sindaci a volerli nel Pnrr”

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“Non sono certo i sindaci ad aver voluto il passaggio da ordinarie poste di bilancio dello Stato al Pnrr delle risorse economiche per progetti e lavori per la messa in sicurezza del territorio, per le manutenzioni di edifici o versanti, per la difesa dell’assetto idrogeologico”. Marco Bussone, presidente nazionale Uncem (Unione nazionale Comuni Comunità Enti Montani) ricorda che la decisione è stata assunta un anno e mezzo fa per aumentare le somme impegnate del Next Generation EU.

“E i Comuni – precisa – hanno subito questa decisione. Con una serie di conseguenze gravi. Come ad esempio il cambio del sistema di monitoraggio, da Bdap a Regis, piuttosto che l’applicazione ora necessaria del DNSH, ancora il cambio di regole per la spesa e la rendicontazione. Sono migliaia di interventi sotto al milione di euro in centinaia di Comuni italiani, piccoli e non. Sono state fatte convogliare nel Pnrr opere che non era necessario spostare lì”.

“I sindaci e gli Uffici dei Comuni – ribadisce Bussone – hanno subito queste decisioni. Ora, sugli organi di stampa, si profila a breve un nuovo passaggio ad altri modelli di gestione, FSC ad esempio, o fondi europei di altra natura, come i Fesr. Sarebbe un nuovo cambio di regole, per dare più tempo e modalità più snelle. Di certo i Sindaci subiranno ancora una volta la scelta. E una cosa confermano, ovvero tutto l’impegno per usare bene quelle risorse, Pnrr o no, per investirle nel modo migliore, più efficace, per dare garanzie di futuro ai figli e ai nipoti. Per accorciare tutte le sperequazioni che un piano denominato Next Generation EU deve ridurre, con forza. Evitando di perdersi nella burocrazia e usando bene, con i Comuni insieme, le risorse disponibili”.

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