Mille e 400 i vini in concorso, di cui 1.170 italiani e 230 stranieri provenienti da 10 Paesi, sono i numeri – riportati da Gilberto Santucci per Vigne vini & qualità che confermano il successo del Concorso Enologico Internazionale “Città del Vino” che si è tenuto a Sambuca di Sicilia (provincia di Agrigento), all’interno del programma Inycon – Menfi Città Italiana del Vino 2023.
Etichette italiane ed estere
Tra le 19 regioni italiane, naturalmente la Sicilia era la più rappresentata, con 121 etichette, seguita dalla Sardegna con 101, quindi Emilia Romagna e Piemonte con 85 vini, Toscana 76 e Lazio 72.
Fra i vini stranieri, massiccia presenza del Portogallo (con 99 vini) e della Moldova (77). Nutrita anche la presenza di Brasile (23 etichette), Croazia, Germania, Spagna, Austria, Francia, Lussemburgo e Corea del Sud.
La particolarità del concorso
Un concorso che mira non solo a premiare con le Gran Medaglie d’Oro, Oro e Argento, la qualità “tecnica” del vino, ma anche il suo legame con il territorio, in un’ottica di reciproca promozione tra cantine e Comuni. Tant’è che vengono premiati insieme produttori e sindaci.
Al concorso potevano partecipare tutti i vini, purché Dop (Doc e Docg) e Igp ottenuti in Europa nei territori dei Comuni Soci di RECEVIN, la Rete Europea delle Città del Vino, delle Associazioni Nazionali delle Città del Vino e di tutte le comunità a forte vocazione vitivinicola del mondo.
All’edizione di quest’anno Assoenologi ha partecipato come partner tecnico del concorso, con l’associazione italiana delle Città del Vino guidata da Angelo Radica. Tra Città del Vino e Assoenologi è in essere un accordo per attuare azioni comuni volte a promuovere il patrimonio vitivinicolo italiano come un particolare aspetto della cultura del territorio, difendere la biodiversità viticola, i vitigni autoctoni e antichi. Questo, attraverso la trasmissione di buone pratiche per rendere sempre più sostenibile la coltura della vite, favorendo al tempo stesso l’enoturismo.