I due anni di Covid e le restrizioni imposte nei mesi di quarantena hanno lasciato il segno nei ricordi di tutti. Segni che, in moltissimi casi, hanno avuto a che fare con perdite dolorose di familiari ai quali i cari non hanno potuto neppure dare l’ultimo saluto.
Un aspetto, quest’ultimo, che è stato difficile da accettare per i parenti, e che ha toccato anche la sensibilità di molti professionisti del settore, come racconta Giorgio Fenati, titolare della Fenati Onoranze Pompe Funebri:
«Per noi si è trattato di un periodo difficilissimo dal punto di vista umano. L’estremo saluto è un momento che le famiglie vivono con estrema profondità emotiva. Nei mesi di Pandemia, invece, abbiamo gestito funerali con ingressi contingentati in obitorio, col divieto di celebrazioni e i cimiteri aperti solo al momento della sepoltura».
Un’esperienza che ha cambiato profondamente il senso del lavoro anche in realtà storiche come la Fenati Onoranze Funebri, nata nel 1927.
«Il nostro non è un lavoro facile. È delicato in ogni sua fase, a partire dalla prima chiamata dei familiari, che cerchiamo di tranquillizzare, prima di capire in che modo possiamo procedere».
I parenti possono richiedere il trasferimento della salma direttamente in obitorio. Altri chiedono di riportare il defunto a casa per poter organizzare un momento di preghiera. In ogni caso, l’attenzione della realtà guidata da Fenati è quella di organizzare ogni momento con la massima cura e delicatezza. Dal trasferimento della salma alla sua vestizione, dalla celebrazione alla sepoltura:
«Il nostro personale è formato per offrire un servizio con attenta professionalità ed estrema attenzione a chi è vicino al defunto», soddisfacendo ogni richiesta, sia in caso di sepoltura che di cremazione:
«Produciamo lapidi per loculi, monumentini a terra, tombe ed edicole funerarie. Ci occupiamo anche della fornitura di urne cinerarie».
Il tutto perché l’estremo saluto rispetti la sensibilità del rito richiesto, a partire dalla cura delle parole:
«Con la nostra tipografia interna ci occupiamo anche della stampa e dell’affissione dei manifesti di lutto, ringraziamento e di anniversario. Un elemento assolutamente non secondario nel complesso del rito funebre. Si tratta di un gesto attraverso il quale i cari e i familiari condividono un messaggio di cordoglio con l’intera comunità. Un gesto che genera condivisione e che, se possibile, fa sentire meno soli».
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