Regione Basilicata: “49 milioni a fondo perduto per le famiglie che installano impianti energetici da fonti rinnovabili”

Fotovoltaica - Cataldo Romeo

Un bando da 49 milioni di euro, che si inserisce all’interno di un finanziamento triennale da quasi 90 milioni, per concedere contributi a fondo perduto ai privati che decidono di installare nelle proprie abitazioni impianti da fonti rinnovabili. È lo strumento scelto dalla Basilicata, che in questo modo punta a diventare la regione più Green d’Italia. Il finanziamento, di cui potranno potenzialmente beneficiare quasi 20 mila famiglie, del resto è solo l’ultima di una serie di operazioni messe in atto dall’ente che sta investendo anche sulla realizzazione di impianti fotovoltaici di medie e grandi dimensioni.

“Con gli impianti attuali la capacità produttiva dell’energia da rinnovabili supera largamente il fabbisogno, ma nel giro di qualche anno raddoppieremo le quantità prodotte. Di fatto abbiamo già raggiunto di obiettivi della transizione energetica fissati per il 2030” spiega l’assessore regionale all’Ambiente e all’Energia, Cosimo Latronico, che colloca il nuovo bando all’interno di un contesto più ampio. “Le spese dell’operazione non saranno a carico dello Stato né della Regione. Le risorse arrivano dal negoziato che l’Ente ha realizzato con le compagnie minerarie operanti sul territorio, che cedono alla Regione una quota di gas estratto pari a 200 milioni di metri cubi come compensazione ambientale: una quota va a circa 130.000 famiglie che ricevono gratuitamente il gas domestico, l’altra finanzia il fondo da quasi 90 milioni posto alla base del bando”.

L’operazione suscita il plauso di chi nel settore dell’energia da fonti rinnovabili opera da tempo, come Fotovoltaica, azienda attiva nel settore dell’energia solare da 37 anni. “Il bando permette ai cittadini di avere impianti da 3 kilowatt praticamente gratis e da 4,5, 6 e 9 kilowatt con un piccolo contributo” spiega l’ingegnere Cataldo Romeo, amministratore delegato della società, fondata insieme al fratello Giovanni, sottolineando come gli impianti potranno poi confluire all’interno di comunità energetiche: “Si potranno così mettere a disposizione delle altre famiglie, dell’Ente pubblico e delle imprese le quote di energia prodotta e non consumata”. L’obiettivo? “Più di uno – afferma l’imprenditore – Far sì che le famiglie possano risparmiare, rispettare l’ambiente e rendere i territori indipendenti dal punto di vista energetico”.

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