“L’agricoltura come filiera cultura d’Italia”

agricoltura

L’agricoltura come filiera culturale d’Italia. Non sono come un importante fattore economico, ma come un tratto identitario del Belpase. Questo il senso dell’intervento del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, intervenuto alla tavola rotonda “La ripresa del Paese passa per il rilancio delle filiere culturali”, organizzata nell’ambito del Master di II livello in Economia e Politiche dello Sviluppo di Luiss School of Government e Luiss School of European Political Economy.

“Il tema della cultura – ha detto infatti Giansanti – è profondamente legato a quello dell’agricoltura, soprattutto in un Paese come il nostro. Basti pensare che la cultura rurale ha caratterizzato lo sviluppo dell’Italia fino agli anni ‘60” ha continuato il presidente di Confagricoltura. “E ancora oggi la centralità dei piccoli borghi è data dalle attività locali che sono prevalentemente agricole”.

Giansanti ha rimarcato inoltre come molti dei luoghi più belli d’Italia, tra cui anche numerose dimore storiche, siano aziende agricole, che raccontano la storia dei territori su cui sorgono, valorizzandone il tessuto: “Anche il valore enogastronomico è un tema culturale – ha precisato -, così come quello dell’alimentazione: ogni Paese esprime la propria cultura, infatti, anche attraverso le tradizioni alimentari”.

Il presidente di Confagricoltura non ha mancato di sottolineare inoltre come nel panorama europeo l’Italia vanti dei primati, come quello per i prodotti di qualità, che hanno propri disciplinari e specifici consorzi di tutela. “Tra cibo e vino sono quasi 900 infatti i prodotti tutelati. E il nostro Paese – ha aggiunto Giansanti – è il primo in UE per valore aggiunto agricolo”.

Un primato dell’agricoltura italiana in Europa, ma anche il primato del settore agroalimentare, per PIL, all’interno dell’economia del Paese, con 570 miliardi di euro e un export che nel 2022 ha superato ogni record, con 60 miliardi. “Oltre all’indiscusso tema economico, oggi più che mai, in uno scenario globale in cui la centralità dell’agroalimentare è stata riportata alla ribalta dalla pandemia prima e successivamente dal conflitto russo-ucraino, l’agricoltura – ha concluso Giansanti – sia con le sue piccole e medie imprese, sia con quelle più strutturate e innovative, è capace di esprimere valori e modelli sociali, ambientali e territoriali”.

Exit mobile version