Concessione balneare e gestione di qualità dello stabilimento: l’importanza dell’ estate 2023 per la Certificazione ISO 13009

Con i suoi circa 31 miliardi di euro fatturati nel 2022 il turismo balneare si assesta al secondo posto assoluto nello scenario economico turistico italiano.

Al centro del mondo turistico si stanno ponendo sempre di più quesiti su quali potranno essere i nuovi requisiti costituenti le concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo.

Alcuni dei punti cardine oggetto del nuovo disciplinare saranno: tutelare l’ambiente, prevenire incidenti ed emergenze, tutelare gli investimenti fatti, aumentare la soddisfazione degli utenti, promuovere il tessuto economico e sociale del territorio, migliorare la prestazione del servizio turistico e adottare adeguate infrastrutture, tutelare la qualità dell’acqua e la gestione dei rifiuti.

Quindi, è evidente che il settore delle concessioni balneari si troverà presto in fase di profondo riordino. Sarà rilevante per i gestori balneari al passo coi tempi distinguersi ed emergere ottimizzando le problematiche gestionali, quindi adeguarsi alla norma internazionale ISO 13009. Seguiamo alcune indicazioni dell’esperto in Certificazioni di Qualità della ICP srl, il dott. Marco Marinò.

Lo standard ISO 13009

Si tratta di uno standard, appunto, internazionale ad adempimento volontario specifico per gli stabilimenti balneari: “Turismo e servizi connessi. Requisiti e raccomandazioni per il funzionamento della spiaggia”.

 Cosa vuol dire “certificarsi” ISO 13009

La certificazione ISO 13009 sostiene gli imprenditori balneari a dimostrare la qualità della propria azienda, ottenendo così un elemento distintivo da poter utilizzare soprattutto in procedimenti di gara pubblica. Indicazioni sui requisiti e sulle raccomandazioni da seguire nella gestione delle spiagge.

Vantaggi per una struttura balneare che ne usufruisce

Il concetto che la ISO 13009 è uno standard volontario potrebbe trarre in inganno e creare quella sorta di “pesantezza” nel gestire ulteriori adempimenti che si andrebbero a sommare a quelli già esistenti. Ma la realtà è un’altra. Valutare l’opportunità di adempiere alla ISO 13009 significa avere delle indicazioni concrete sui crismi da seguire nella gestione delle spiagge. Gli stabilimenti balneari più strutturati non avranno grosse difficoltà, in quanto avranno già al loro interno degli adeguati sistemi di gestione; ma anche per quelli più piccoli non si tratta di nulla di difficile proprio perché essa consente di adattare il modello di gestione in base alle dimensioni dell’impresa, al tipo di litorale su cui sorge nel rispetto sempre delle normative locali.

Determinante è operare durante questa estate 2023 – conclude il dott. Marinò – affinchè possiamo concretamente aiutare e supportare tutte quelle realtà aziendali del balneare che si stanno approcciando ad aderire allo Standard ISO 13009.

L’obiettivo principale è quello di favorire un elevato livello di ecosostenibilità e accessibilità in un ambiente naturale delicato e complesso come le coste e le spiagge italiane. Il nostro patrimonio costiero merita ed ambisce ad acquisire ulteriori fette di mercato dalla concorrenza di altre destinazioni balneari nel mondo, forte già, l’Italia, del riconosciuto successo internazionale nel settore turistico culturale ed artistico.

 

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Dott. Marco Marinò – ICP srl – Innovazione Consulenza e Progetti

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