O.P. La Perla del Tirreno, sostenibilità e innovazione tecnologica per la crescita della pesca nelle acque della Costa Viola

L’Italia è il Paese con la più grande zona economica esclusiva nel Mediterraneo, un’unione con il Mare Nostrum che rappresenta da sempre ricchezza culturale, sociale e anche economica. La gestione delle acque del Mediterraneo e delle attività che in esso si svolgono sono di fondamentale importanza per la sostenibilità degli abitanti del mare e per le attività di pesca, oggi normata sempre più sia a livello nazionale che europeo. “Stiamo raggiungendo importanti traguardi di sostenibilità, affiancati dalla tecnologia e dalla tradizione marittima locale. Noi del comparto ittico siamo i primi a ricercare la salute delle acque sulle quali ci affacciamo”, evidenzia Antonio Lombardo, Direttore dell’organizzazione di produttori della pesca La Perla del Tirreno. La società consortile calabrese è tra le più importanti esistenti in Italia, unica in Calabria specializzata e autorizzata per la pesca del pesce spada, ancora parzialmente svolta con imbarcazioni speciali e antiche, le feluche. “Parliamo di 4 imbarcazioni con 3 o 4 persone a bordo, grazie alle quali si pesca il pesce spada non con strumenti moderni ma con arpione e fiocina. Una vera e propria caccia del tutto sostenibile — spiega Lombardo — che permette a questa importante specie di ripopolarsi, senza essere catturata in forma intensiva”.

Con le autorità ministeriali, La Perla del Tirreno lavora per la salvaguardia di questa speciale cattura del pesce spada, per rendere la feluca patrimonio dell’umanità dell’Unesco. “Una imbarcazione che nasce nel mondo arabo, adottata da secoli anche dai pescatori presenti sullo Stretto di Messina, tra Calabria e Sicilia. In tutto il mondo — ricorda il Direttore — esistono solo 15 feluche, 10 nella sponda siciliana e 5 in quella calabrese. Una storia antica da valorizzare per far capire l’importanza della pesca per il nostro territorio”. In attesa del riconoscimento da parte dell’agenzia delle Nazioni Unite, il lavoro de La Perla del Tirreno è di fondamentale importanza per dar voce alle attività ittiche calabresi e, in particola modo, di quelle della Costa Viola, da Palmi fino a Villa San Giovanni. Infatti, l’obiettivo dell’organizzazione dei pescatori è quello di fornire strumenti per la crescita imprenditoriale, sempre più in forma organizzata tra piccoli imprenditori del mondo della pesca così come proposto a livello europeo. “Attraverso la programmazione europea FEAMPA, la Commissione ha messo al centro lo sviluppo della pesca: ragionare in maniera aggregata è la chiave per aiutare il nostro comparto a rendersi competitivo, capace di gestire la filiera corta con certificazioni di qualità e tracciabilità del pescato”, afferma Lombardo. Il Direttore ricorda l’inversione di tendenza avvenuta negli ultimi anni, che ha inoltre portato alla creazione di un marchio di qualità europeo, “Spada di Bagnara”. “Siamo molto soddisfatti del lavoro compiuto, nei prossimi anni valorizzeremo ulteriormente il pesce spada dei nostri mari, unico nel suo genere”.

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