Consorzi in Puglia, Confagricoltura: “Situazione drammatica”

Confagricoltura

Consorzi di bonifica commissariati in Puglia, Confagricoltura: “Situazione drammatica”. E si chiede una decisione del governatore Emiliano. La questione, che va avanti da decenni, si basa sull’assunto oramai confermato anche da alcuni giudici dell’assenza di benefici concreti per i proprietari dei terreni. E’ oramai assodato che la concreta percezione del beneficio della bonifica è una componente essenziale per determinare una giusta pretesa tributaria da parte degli Enti consortili.

“Abbiamo chiesto più volte che vengano adottati i piani generali di bonifica dei comprensori e, quindi, si arrivi alla stesura dei nuovi piani di classifica. Ciò permetterebbe di superare attuali documenti inattuali e talvolta prodotti con il ‘copia e incolla’ di piani redatti in altre regioni d’Italia. L’obbiettivo – precisa Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia –  è arrivare a comprendere quanto costa realmente alimentare i Consorzi commissariati per far fronte a dei lavori di manutenzione ordinaria. Senza dimenticare gli investimenti urgenti e necessari per l’acqua che i Consorzi devono prioritariamente iniziare a mettere a terra”.

A questa annosa situazione, che Confagricoltura Puglia denuncia pubblicamente da decenni, si sono aggiunti negli ultimi mesi altri rincari. Di recente, sono state già notificate le cartelle inerenti un nuovo e ulteriore aumento che andrà a incidere sull’annualità 2017. Gli importi sono quasi triplicati, chi si era trovato a pagare 1.000 euro per l’annualità 2016 sta per ricevere – o ha già ricevuto – per l’annualità successiva (2017) una richiesta di oltre 2.500 euro circa. Questi ultimi aumenti si vanno a sommare con gli effetti della decisione del 14 ottobre scorso del Commissario unico dei consorzi di bonifica Arneo, Ugento Li Foggi, Stornara e Tara e Terre d’Apulia. Il commissario ha determinato di procedere al recupero delle annualità a partire dal 2018. L’importo complessivo in questo caso è di circa 50 milioni di euro (Tributo 630). Ai piccoli agricoltori viene richiesto un esborso tra i 50 e 70 euro per anno. Nel caso di grandi aziende le somme possono superare i 10mila euro.

Per Confagricoltura – che con le altre associazioni già lo scorso 10 gennaio ha firmato una richiesta di incontro con Emiliano, l’assessore al bilancio Piemontese e Pentassuglia – sono balzelli ingiusti che in questo particolare momento aggravano ulteriormente le posizioni di tanti agricoltori della regione. Imprenditori che si trovano già, o si potrebbero ritrovare presto, nella condizione di non riuscire a far fronte ai pagamenti immediati e coprire i costi correnti, con il forte rischio di dover licenziare lavoratori e chiudere l’attività. Per di più, l’inerzia del Governo regionale, e di riflesso dei Consorzi commissariati, rende questi territori poco competitivi e assetati. Il presidente della Regione sembra non comprendere che per fare agricoltura in Puglia e – in modo specifico – per la rigenerazione post Xylella fastidiosa serve l’acqua.  

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