Scende in campo anche la regione dell’Umbria sulla vicenda delle etichette “terroristiche” al vino italiano.

Un atteggiamento, quello dell’Irlanda che ha poco di comunitario ma solo di difesa sterile della propria economia: e non si spiegherebbe altrimenti la norma che permetterà di apporre in ogni bottiglia di vino venduto nei negozi dell’Isola Verde, una targhetta terroristica che non tiene conto della peculiarità del vino, soprattutto quello di qualità, che viene bevuto sempre con moderazione, per tanti, tantissimi motivi. “La decisione dell’Irlanda di procedere all’etichettatura delle bottiglie di vino, con la raccomandazione che nuoce alla salute, costituisce un fatto gravissimo che merita una ferma e decisa condanna”. È quanto dichiara il Vicepresidente e assessore all’Agricoltura della Regione Umbria, Roberto Morroni, che sul tema scende in campo a fianco dei viticoltori umbri e italiani.
“Si tratta di un’iniziativa completamente infondata, prima di tutto, da un punto di vista scientifico, perché non presta la dovuta attenzione a quello che è l’uso corretto, e perfino vantaggioso, del vino – spiega Morroni – che, se consumato con moderazione, apporta effetti benefici alla salute umana”.
“In secondo luogo, è una scelta evidenzia ancora l’assessore -che rischia di condizionare i mercati e ledere in maniera inaccettabile la produzione di una delle principali eccellenze agroalimentari del nostro Paese. Non è un caso che i soli pareri positivi siano pervenuti da Stati dove non si produce vino e si abusa di superalcolici”.
“Senza dimenticare – aggiunge Morroni – che qualche mese fa il Parlamento Europeo si era espresso con un voto a larghissima maggioranza contro l’idea delle etichettature salutistiche. Pertanto, la Commissione Europea va esortata a una condotta coerente con l’indirizzo del Parlamento e a evitare un atteggiamento ‘pilatesco’ rispetto a proposte, come quella irlandese, che compromettono uno dei prodotti di punta della nostra agricoltura”.
“Il Governo già si è attivato, in tal senso, nei riguardi della Commissione Europea. Da parte della Regione Umbria c’è l’invito a proseguire in questa azione di contrasto affinché la decisione dell’Irlanda venga riconsiderata” rende noto Roberto Morroni.
“Per quanto mi riguarda – conclude – intraprenderò ogni azione necessaria anche in seno alla Commissione Politiche Agricole, organismo nazionale nel quale sono rappresentate tutte le Regioni attraverso i loro Assessorati all’agricoltura, affinché ci sia una presa di posizione forte e coesa a sostegno del settore vitivinicolo”.

Exit mobile version