Dott. Alberto Liberti: “Medicina estetica, trattamenti preventivi e poco invasivi per migliorare la percezione di sé”

Dott. Alberto Liberti

Dopo la pandemia, che le ha costrette a trascorrere molto tempo a casa e le ha portate ad osservarsi di più, le persone prestano maggiore attenzione alla propria immagine e sempre più spesso ricorrono alla medicina estetica per migliorarla. “Sentono il bisogno di ristabilire un equilibrio fra il loro aspetto esteriore e la percezione che hanno di sé” spiega il dottor Alberto Liberti, medico estetico alla guida della L.A. Beauty Clinic di Pagani, in provincia di Salerno, sottolineando come le pazienti desiderino “riarmonizzare piccoli difetti e inestetismi, per acquisire maggiore sicurezza e consapevolezza di se stesse”. Sono ben lontane, quindi, le richieste stravaganti di qualche anno, dalle maxi labbra a visi quasi deformati dall’uso di trattamenti massicci e troppo impattanti, che hanno portato non poche persone a farsi un’idea sbagliata della medicina estetica.

“Il concetto che si sta rafforzando oggi e che io stesso cerco di diffondere è quello di una medicina estetica curativa e preventiva, orientata alla ricerca del benessere psicofisico” aggiunge il medico, che alle proprie pazienti propone “una consulenza complessiva: oltre alla valutazione della cute del viso si guarda all’aspetto posturale, alle abitudini di vita e alimentari. Solo dopo si elabora un percorso di cura personalizzato che prevede sedute distribuite nel tempo”. I trattamenti effettuati, di conseguenza, sono mininvasivi, correttivi e preventivi, volti cioè a rallentare e a rendere più salutare il processo di invecchiamento del volto. Si va dai trattamenti esfolianti al peeling, passando per la biostimolazione e l’uso di filler, sempre in modo leggero e con decorsi brevissimi.

“È importante eliminare il cliché della medicina estetica come disciplina dell’eccesso, perché il nostro obiettivo è intervenire per ridare equilibro al volto e al corpo delle persone – aggiunge il dottor Liberti – Oggi il 95% delle pazienti condivide questo tipo di impostazione, ma capita che alcune chiedano interventi eccessivi: le indirizzo verso altri medici. È una questione di etica professionale”. Il trattamento ideale e meglio riuscito, infatti, è quello che migliora il viso rendendolo più armonico e risulta quasi impercettibile.

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