Imprese creative e innovative, meglio al femminile

Maria Triolo Cna

Imprese innovative, al femminile è meglio. Ma in generale, le aziende guidate da donne si stanno mostrando resilienti, tenaci, pronte a mettersi in gioco per contribuire allo sviluppo economico del Paese. E’ l’identikit delle imprenditrici italiane, disegnato da una ricerca recente di Unioncamere, che fotografa bene il senso e lo spirito del meeting nazionale di CNA Impresa Donna in programma da oggi, venerdì, sino a domenica a Pescara.

L’appuntamento formativo, dal titolo “L’equilibrio è un’impresa. Gestione del tempo e dei ruoli” porterà in riva all’Adriatico, all’hotel Esplanade di piazza Primo Maggio, un centinaio di imprenditrici provenienti da ogni parte d’Italia. Saranno in Abruzzo per capire, con il contributo degli esperti presenti come sia possibile conciliare tempi di lavoro e di vita, ma anche con quali strumenti più innovativi gestire la propria azienda per contribuire a raggiungere questo equilibrio.

I numeri dell’impresa al femminile

Con il presidente nazionale della Confederazione artigiana, Dario Costantini, ospite dell’incontro, è intanto la presidente nazionale di CNA Impresa Donna, Mariella Triolo, a fare il punto sulle aspettative dell’appuntamento, primo del genere dopo la lunga “notte” provocata dalla pandemia da Covid-19: “Il lavoro delle donne, se sostenuto e considerato finalmente strategico, è la chiave di volta per costruire un’economia più prospera e una società più giusta. Questa nostra richiesta si fonda innanzi tutto sulla forza dei numeri: le imprese guidate dalle donne sono in Italia il 22% del totale, ma negli ultimi 5 anni sono cresciute a un ritmo molto più intenso di quelle maschili: +2,9% contro lo 0,3%. E in valore assoluto, l’aumento delle imprese femminili è stato più del triplo: 38.080 in più contro 12.704. In pratica, le imprese femminili hanno contribuito al 75% dell’incremento complessivo di tutte le imprese in Italia, pari a +50.784 unità”.

I numeri fanno il paio con il fattore qualità: “Anche se ancora fortemente concentrate nei settori più tradizionali – aggiunge Triolo – le imprese guidate dalle donne stanno crescendo soprattutto in settori più innovativi e con un’intensità maggiore. Vale per le attività professionali, scientifiche e tecniche (+17,4% contro +9,3), dell’informatica e telecomunicazioni (+9,1% contro +8,9% delle maschili). In generale, le donne eccellono nei settori dove sono elementi essenziali creatività e interazione».

Un bilancio importante, cui fa però ancora da contraltare – di qui la scelta dei temi del meeting formativo – la particolare condizione in cui si trova a operare una imprenditrice: “Il difficile periodo che stiamo vivendo stanno avendo impatti fortissimi e per certi versi destabilizzanti sull’economia italiana e in maniera particolare sull’universo femminile. Mai come ora è determinante rilanciare e valorizzare l’occupazione femminile, sia attraverso il lavoro autonomo che attraverso quello subordinato. L’Europa, insieme al sistema delle grandi riforme e agli investimenti strutturali indispensabili alla ripresa, chiede al nostro Paese un impegno chiaro che possa condurre al superamento dei tanti gap legati al lavoro femminile: per questo nel nostro appuntamento in Abruzzo parleremo di gestione del tempo e dei ruoli”.

Il caso Abruzzo

La scelta dell’Abruzzo come sede dell’appuntamento nazionale vuol essere anche un riconoscimento ai lusinghieri risultati conseguiti in questi anni dall’imprenditoria femminile nella nostra regione, come ricorda Linda D’Agostino, presidente regionale di CNA Impresa Donna: “In questi anni l’Abruzzo è stato tra le regioni a maggior sviluppo di imprese femminili, finendo sul podio nazionale quanto a tasso di incremento. Riscontri sono arrivati di recente anche dal massiccio volume di richieste presentate al Ministero dello Sviluppo economico per usufruire dei fondi destinati al sostegno di nuove attività imprenditoriali legate a progetti innovativi: sono state ben 448 le domande presentate per le varie misure, segno di una grande vivacità che deve essere sostenuta a tutti i livelli con politiche adeguate di sostegno. In grado di dare risposte a questo universo sempre più vivace”.

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