Dott.ssa Daniela Caniglia: “La dieta chetogenica è efficace in molti casi ma sotto stretto controllo medico”

Dott.ssa Daniela Caniglia

Di dieta chetogenica si sente sempre più parlare sia tra chi ne esalta i risultati sia tra i detrattori che parlano di possibili rischi per la salute. Ma di che cosa si tratta esattamente? E’ efficace nella perdita di peso? E chi davvero può seguirla? “E’ vero – spiega la dottoressa Daniela Caniglia, medico chirurgo, specialista in Scienza dell’Alimentazione, con studi professionali a Roma, Pescara e Teramo – l’approccio terapeutico che prevede la dieta chetogenica è sempre più diffuso ed è molto efficace in alcuni casi, come per esempio per pazienti con obesità grave, con diabete di tipo II, con dislipidemia,  con sindrome metabolica, con osteopatie o artropatie severe o affetti da epilessia farmaco resistente. Si tratta di un regime alimentare basato sulla forte riduzione o completa eliminazione di zuccheri e carboidrati. In queste condizioni il nostro corpo utilizza tutte le riserve di grasso contenute nel tessuto adiposo e questo meccanismo porta alla formazione dei corpi chetonici che saranno utilizzati al posto del glucosio per produrre energia, facendo così entrare il soggetto in uno stato fisiologico definito “chetosi”. Utilizzando i grassi come fonte energetica primaria e drenando il corpo  dall’acqua legata ai carboidrati muscolari di riserva la perdita di peso è più rapida rispetto a una dieta ipocalorica classica”.

La dieta chetogenica, però, non va bene per tutti, deve essere personalizzata e può essere seguita solo per brevi periodi; proprio per questi motivi è necessario rivolgersi a professionisti seri e competenti e non affidarsi al fai da te o a consigli trovati sul web. Per fare qualche esempio è assolutamente controidicata per chi è in gravidanza o in allattamento, per chi ha un’anamnesi positiva per gravi disturbi psichici o comportamentali, per chi abusa di alcol o altre sostanze, ha insufficienze epatiche o renali, soffre di diabete di tipo I, porfiria, insufficienza cardiaca o ha avuto recentemente un’angina instabile o un infarto miocardico acuto. “Il ruolo di un medico è fondamentale – osserva la dottoressa Caniglia – ogni dieta, compresa quella chetogenica, deve essere praticata sotto stretto controllo medico per evitare effetti collaterali ed essere efficiente. Prima di qualsiasi decisione deve essere eseguita un’approfondita anamnesi medica, la prescrizione di esami ematochimici e strumentali, una visita medica internistica, la valutazione clinico-antropometrica e l’esecuzione della bioimpedenziometria corporea. Solo a questo punto un medico decide, insieme al paziente, se è il caso di seguire un determinato regime alimentare e provare a impostare anche uno stile di vita più sano”.

 

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