Sbranato da un cinghiale, la Provincia: ecco perché non si è intervenuti

cinghiale

A 92 anni lotta tra la vita e la morte dopo essere stato sbranato da un cinghiale, con i medici che gli hanno dovuto amputare il braccio destro e parte della gamba sinistra.

Ci si interroga ancora sull’aggressione subita dall’uomo da un cinghiale che lo ha aggredito nella corte agricola a San Giovanni del Dosso, nel Mantovano, al confine con il Modenese. L’anziano si trova ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Cremona.

L’uomo era uscito dopo aver sentito abbaiare il cane, quando è stato aggredito da un grosso cinghiale. Il figlio, che stava lavorando nei campi, quando è rientrato in casa ha vista la scena del padre che stava lottando con l’animale ed a fatica è riuscito a far fuggire il cinghiale. Animale che ancora non è stato trovato dalle guardie venatorie, con le ricerche che si sono spostate anche nel Modenese.

Le segnalazioni in Provincia

Il figlio dell’anziano avrebbe detto – come riportato da alcuni giornali – che nella zona era stata segnalata la presenza di cinghiali, ma nessuno è intervenuto. Dalla Provincia di Mantova, però, replicano che in quella zona non erano stati segnalati cinghiali, mentre nell’ultimo periodo le segnalazioni hanno riguardato l’area di Guidizzolo, Asola, Marmirolo e Viadana. Segnalazioni, spiegano, a cui sono seguiti appostamenti, senza tuttavia aver avvistato animali.

Comunque, la Provincia evidenzia come gli interventi siano possibili solo a seguito di segnalazioni.

Nuove guardie provinciali e caccia aperta a tutti

Anche se evidentemente il problema cinghiali nella zona esiste, tant’è che a breve la Provincia di Mantova raddoppierà il numero delle guardie provinciali.

E a breve la Regione autorizzerà la caccia al cinghiale a tutti i cacciatori nel territorio provinciale di Mantova.

Coldiretti: fare presto

Coldiretti Mantova è tornata a chiedere interventi per ridurre la presenza dei cinghiali. Salvaguardando le colture e, come si è visto, limitando i rischi per le persone. Non sono incidenti stradali, ma anche aggressioni, soprattutto alle persone più deboli, come nel caso dell’anziano gravemente ferito.

 

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