Mezzo secolo, il primo, è alle spalle. Un libro per festeggiare il Corpo forestale della Regione Sicilia.

Lo sguardo è proiettato al futuro, nonostante la carenza di personale, nonostante le polemiche: il Corpo forestale della Regione Sicilia ha davanti un futuro luminoso che parla di polizia e controllo del territorio, tutela degli ecosistemi, del patrimonio naturale e paesaggistico, delle aree protette, ma anche prevenzione e repressione di furti e danneggiamenti nelle aree rurali, di reati a carattere ambientale e agroalimentare, servizi di pubblica sicurezza, protezione civile e antincendio.

Stamane a Palazzo Orléans è stata presentata alla stampa la pubblicazione edita dalla Regione “Il Corpo forestale siciliano, 50 anni nel territorio”, che ripercorre la storia di questa prestigiosa e insostituibile istituzione attraverso documenti, aneddoti, testimonianze e una raccolta di immagini, alla presenza dei capi degli Ispettorati ripartimentali delle Foreste.
«Il Corpo forestale rappresenta per la Regione Siciliana il primo presidio di legalità, un presidio storico, che guarda con dedizione alla tutela dell’ambiente e alla salute pubblica – ha affermato l’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Toto Cordaro – Abbiamo trovato in servizio poco più di 300 unità, ma in questi cinque anni il governo Musumeci ha attuato un forte piano di rilancio, rimodulando la pianta organica, prevedendo lo sblocco del turn over, facendo ricorso a mobilità e concorsi, immaginando una nuova dotazione organica fino a 1380 unità per poter coprire tutti i distaccamenti, cosa che, grazie alle risorse finanziarie già previste, sarà possibile nel prossimo triennio. Oggi sono in servizio oltre seicento persone, ma con i nuovi concorsi saranno inserite subito sessanta unità e seicento nei successivi tre anni. Siamo certi che il nuovo governo non interromperà questo percorso per restituire al Corpo forestale lo status che merita».

«Questo volume mette in evidenza i valori, l’etica, la passione con cui il nostro Corpo forestale opera tutti i giorni a servizio della comunità – aggiunge il dirigente generale del Comando del Corpo forestale, Giovanni Salerno – Tanto è stato fatto in questi ultimi anni, dall’uso dei droni per il monitoraggio del territorio al completamento della gara per i mezzi antincendio, alla presentazione di due progetti per circa 8 milioni di fondi europei destinati all’acquisto di mezzi, ma tanto c’è da fare. Voglio ringraziare oggi i collegi in divisa e non, uomini e donne che hanno svolto un lavoro continuo e appassionato, e ricordare coloro che hanno perso la vita nelle operazioni antincendio».

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