Mangano (World Cup Apes): “Investire nel calcio grazie a token e Nft, parola di Walter Zenga e Roberto Carlos”

C’è un’opportunità inedita per gli appassionati di calcio: da oggi alla possibilità di tifare per la propria squadra si aggiunge quella di supportare la crescita di giovani talenti e di beneficiare del loro successo. È quanto permette di fare World Cup Apes (Wca), che punta a creare un’agenzia per la gestione dei diritti d’immagine di giovani calciatori promettenti tra i 15 e i 18 anni. “Molti ragazzi anche se talentuosi non riescono a sfondare nel mondo del calcio per la mancanza di possibilità economiche e di un supporto al momento di prendere decisioni importanti” spiega il fondatore Daniele Mangano, che partendo da questo assunto ha ideato “un progetto in tre fasi che vuole utilizzare le grandi opportunità offerte da Nft e criptovalute per investire concretamente nel mondo del calcio”. E il progetto, tanto valido quanto innovativo, ha convinto chi di calcio se ne intende. L’ex portiere dell’Inter e oggi allenatore Walter Zenga, per esempio, è parte della società, mentre la leggenda del Real Madrid Roberto Carlos ne è il testimonial internazionale.

Il primo step del progetto, concluso con successo nei mesi scorsi, ha portato alla realizzazione e alla vendita (con sold out dopo poche settimane) di 5.000 Nft legati al mondo del calcio per avviare il crowdfunding. Chi ha acquistato i pezzi unici, infatti, ha ricevuto anche una quota di token Wca (fino a 3.600 a persona, per 10 milioni distribuiti in totale). Nei giorni scorsi, nell’ambito della seconda fase, è partita l’Initial Coin Offering (Ico) con altri 10 milioni di token proposti a 0,35 centesimi agli investitori che volessero comprarli prima che la ‘moneta’ sia inserita nei listini Exchange a 1 euro. Acquistare oggi, quindi, consentirà di guadagnare nei prossimi mesi e soprattutto di entrare a far parte della società dedicata dalla gestione dei diritti d’immagine dei giovani calciatori, partecipando alle relative scelte e ricevendone gli utili. “Questa seconda società sarà costituita da tre compagini: il 30% da persone che operano nel settore come ex calciatori e procuratori, il 20% da World Cup Apes e il restante 50% da coloro che possiedono i token, grazie ad un’applicazione Dao basata su blockchain, che consente di redistribuire i profitti calcolando la giacenza media annua delle criptovalute”.

Attraverso le criptovalute, quindi, si andranno a reperire le risorse necessarie per sostenere i giovani giocatori, che saranno selezionati da un nutrito gruppo di scout, e le loro famiglie, in cambio, concederanno la gestione dei diritti d’immagine dei ragazzi per i successivi 5 o 10 anni. “All’inizio ci concentreremo sull’Italia, anche per evitare eventuali problemi linguistici – aggiunge l’imprenditore -, ma l’obiettivo è di allargare il raggio d’azione a tutto il mondo, con particolare attenzione al Sud America”. E in questo caso la scelta di Roberto Carlos come testimonial rappresenta sicuramente una mossa efficace.

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