Ogni pietra preziosa ha una sua identità e una storia da raccontare. Il fascino di un gioiello non è determinato solo dal suo valore economico, ma anche dalle gemme che lo arricchiscono, dalle tecniche con cui è stato realizzato e dalla storia di cui è stato protagonista. Si tratta di informazioni che solo l’occhio attento e preparato del gemmologo professionista e l’utilizzo corretto degli strumenti di analisi sono in grado di leggere, ma possono diventare di buona comprensione e accessibili a tutti grazie ai corsi di formazione di Society of Gemmological Research (Sgr) srl, azienda milanese specializzata in analisi, stima e certificazione gemmologica, accreditata presso alcuni tribunali e in collaborazione con numerosi studi professionali autorizzati come consulenti nominati dal giudice.
“È evidente, come per qualsiasi altra professione, che in 30 o 40 ore non si diventa gemmologi, ma vogliamo offrire una formazione approfondita, fondata sulla pratica e sull’esperienza di laboratorio operativo, che aiuti ad avere più chiari i dati raccolti dalle caratteristiche identificative, da cui si potranno capire i valori e i pregi di una gemma” spiega il gemmologo AD Paolo Curti.
I percorsi proposti sono due ‘Corso colore prezioso: rubino zaffiro smeraldo’, nel quale si lavorerà con l’utilizzo del microscopio e di alcuni strumenti specifici che permetteranno di osservare alcune caratteristiche per comprendere le differenze tra imitazioni, sintesi e materiale naturale. La finalità del corso è valutare il pregio e la qualità delle pietre e, dove possibile, anche individuare inclusioni caratteristiche per individuare la provenienza, che oggi è la costante differenza per determinare anche il prezzo. L’altro corso, inerente al diamante, è intitolato ‘Verso il riconoscimento’ e racchiude già nel nome le basi su cui si fonda. Per il riconoscimento, infatti, è fondamentale l’osservazione, evidenziata dalla preposizione “verso”: “Nell’esaminare un diamante e tutte le gemme in generale è fondamentale cogliere specifici particolari e saper direzionare l’osservazione in una direzione specifica per poter analizzare” spiega il gemmologo.
“I corsi non prevedono più di cinque allievi, si tengono in laboratorio e i partecipanti possono quindi vedere con i propri occhi anche le dinamiche del rapporto con i clienti, interazioni preziose per conoscere a fondo il settore anche a livello commerciale”. Il numero limitato di posti non è dovuto solo alla necessità di mettere a disposizione dei partecipanti tutta la strumentazione e i materiali necessari allo svolgimento didattico, ma anche dalla volontà di creare un ambiente di apprendimento proficuo e stimolante per poter dare la massima attenzione ad ogni singolo studente. I corsi sono aperti a tutti coloro che hanno un forte interesse per le gemme e i gioielli: “Molti dei nostri iscritti – racconta Curti – lavorano già nel settore, spesso sono commercianti che vogliono conoscere più a fondo i prodotti che trattano, studenti diplomati come gemmologi che hanno la necessità di mettere in pratica sul campo in maniera operativa le loro capacità e figure professionali che operano nel settore orafo-gioielliero quali artigiani, orafi, incassatori, designer ecc.
Il metodo scelto per i corsi prevede un approccio semplificato ma allo stesso tempo professionale alla disciplina: “Si lavora con poche slide e pochi filmati per abituarsi ad avere confidenza visiva con qualsiasi gioiello, diamante, rubino, zaffiro e smeraldo a disposizione del laboratorio” spiega il gemmologo, che richiama il principio del “learning by doing, dunque una metodologia didattica performante per essere subito operativi in un settore dinamico”. Alla fine dei corsi si rilascia un attestato di partecipazione. Sgr organizza anche incontri gemmologici presso associazioni di volontariato ed Onlus, alle quali sarà devoluta una parte degli introiti provenienti dai corsi.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.sgrdiamond.com, oppure compilando il modulo al link www.sgrdiamond.com/landing-page/