Sergio Santoro, candidato nel Lazio al Senato con Noi Moderati: “Crisi energetica, superiamo l’emergenza sfruttando le fonti rinnovabili con nuove tecnologie”

Sergio Santoro

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L’ex magistrato, già Presidente del Consiglio di Stato, scommette su geotermia e nuovi sistemi di fotovoltaico integrati negli edifici. Obiettivo: terminare la dipendenza dalla Russia

Sergio Santoro: “L’indipendenza energetica dalla Russia passa dalle fonti rinnovabili”

Già Presidente del Consiglio di Stato, Sergio Santoro è candidato nel Lazio al Senato con Noi Moderati nelle fila del centrodestra

Dottor Sergio Santoro, nei giorni scorsi è intervenuto al Tg2 a proposito di fonti rinnovabili e risparmio energetico: quali soluzioni adottare per uscire dalla crisi attuale?

Tra tutte le fonti energetiche che si possono utilizzare immediatamente, oltre al geotermico, al fotovoltaico e al BIPV, ci sono anche le vetrate panoramiche a risparmio energetico che posso proteggere verande e balconi senza creare nuova volumetria. Sono prodotti innovativi utilizzati da anni e con successo nei Paesi scandinavi. Sistemi intelligenti che creano un cuscinetto termico, che riducono drasticamente le dispersioni domestiche. Utilizzare queste vetrate a scomparsa, ad esempio, farebbe risparmiare alle famiglie italiane tanti soldi. E senza scostamenti di bilancio per lo Stato italiano.

Eppure, proprio una recente sentenza del Consiglio di Stato, la n. 7024/2022, le ha bocciate. Secondo i magistrati di Palazzo Spada, per poterle installare occorrerebbe un permesso a costruire.

Conosco bene l’argomento poiché per 40 anni ho fatto parte del Consiglio di Stato. È una sentenza che lascia di stucco. Una sentenza che, secondo me, lede gli interessi collettivi. Ed è sbagliata nel merito. Le verande o i balconi fanno già parte di edifici regolarmente autorizzati e per i quali il costruttore ha pagato gli oneri edificatori e urbanistici oltre al costo della costruzione. Cubatura, quindi, a tutti gli effetti. Pretendere un altro permesso a costruire solo per utilizzare questi balconi, al fine anche di risparmiare in bolletta, è assolutamente insensato. Figuriamoci oggi. Senza considerare che il cosiddetto carico urbanistico non ne viene alterato in aumento e che neppure viene modificata la sagoma degli edifici. Infine, non va trascurato il rapporto costi-benefici, che fa propendere decisamente verso la soluzione di consentire senza riserve, senza oneri o ulteriori permessi, l’installazione delle vepa, le vetrate panoramiche amovibili per il risparmio energetico.

Oggi per fortuna le cose sono cambiate. Le vepa, grazie allultimo DDL Aiuti approvato pochi giorni fa, si possono installare liberamente, senza nessun tipo di autorizzazione. È così?

Esattamente. Una battaglia portata strenuamente avanti dall’associazione presieduta da Vito Chirenti, ASSVEPA, che rappresenta molte aziende del settore, e grazie alla sensibilità di molti politici. Personalmente mi sono sempre battuto a favore di questi sistemi quando ero al Consiglio di Stato. Le vepa permetteranno alle famiglie italiane di risparmiare sui costi del gas per il riscaldamento, dando ossigeno a interi comparti produttivi italiani: dai serramentisti ai costruttori edili, passando per le vetrerie. Piccole, medie e grandi imprese, già duramente colpite dall’attuale drammatica emergenza sociale, economica e ambientale.

A proposito di emergenze, ritiene indispensabile in questo momento storico il passaggio della Direttiva Bolkestein?

Se non fossimo in uno “stato di guerra” si potrebbero trovare delle soluzioni. Ma oggi più che mai è assolutamente prioritario salvare decine di migliaia di posti di lavoro e quindi i balneari italiani, i loro dipendenti e le loro famiglie che, da generazioni e con enormi sacrifici, e spesso maltrattati dallo Stato, sono il fiore all’occhiello del nostro turismo estivo. Che permette all’erario di intascare milioni di tasse. Perciò vanno assolutamente protetti.

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