Motorismo storico, dopo la sentenza appello per la riappacificazione tra Aci e Asi

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Dopo la pronuncia del Consiglio di Stato, presieduto da Marco Lipari, che si è espresso positivamente a favore di Asi Automotoclubstorico Italiano nella vicenda che vedeva coinvolti anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero dell’Interno (oltre alla Fia e alla Fiva), anche gli Stati Generali del Patrimonio Italiano si attivano per una riappacificazione definitiva “a favore del motorismo storico” tra le due importanti realtà (Aci e Asi).
Lo ha annunciato Ivan Drogo Inglese, presidente della Consulta permanente e plenaria costituita dai rappresentanti delle più autorevoli ed importanti organizzazioni private e pubbliche che operano nel settore del patrimonio italiano, che parafrasando l’articolo 5 della Costituzione italiana così commenta la decisione del più importante organo consultivo dello Stato “il motorismo storico è unico e indivisibile”.
Proprio gli Stati Generali hanno inserito il motorismo storico tra gli asset identitari del patrimonio italiano, istituendo al proprio interno la Commissione Motorismo Storico presieduta da Alberto Scuro, presidente di Asi Automotoclub Storico Italiano, affiancato dal vice presidente Giovanni Battista Tombolato in veste di presidente dell’Intergruppo Parlamentare Motorismo Storico che nella precedente legislatura aveva coinvolto oltre un centinaio tra deputati e senatori sulle tematiche del motorismo storico.
All’interno della Commissione sono rappresentate le più importanti organizzazioni che operano nel settore da Asdec (scafi d’epoca) a Città dei Motori (Anci), dalle fondazioni motoristiche a Motor Valley.
Gli Stati Generali del Patrimonio Italiano “auspicano che Aci e Asi possano finalmente rappresentare un unico propulsore per contribuire congiuntamente a promuovere e valorizzare il motorismo storico”.
“Il nostro Paese – afferma Drogo Inglese – si appresta ad affrontare uno scenario di rilancio complessivo. Abbiamo dunque bisogno di creare nuovi posti di lavoro anche con il motorismo storico. Le contrapposizioni rischierebbero invece di generare una crisi economica e occupazionale anche in questo settore”.
“Gli Stati Generali propongono ai vertici di Aci e di Asi di incontrarsi per definire programmi congiunti nel rispetto dei rispettivi ruoli. Sarebbe auspicabile che l’insediamento del nuovo Governo vedesse tra i primi step proprio il benestare ad un accordo tra Aci ed Asi. Una sinergia tra Aci e Asi – aggiunge – creerebbe il sistema dedicato al motorismo storico più importante del mondo con un indotto economico e finanziario, incluso quello turistico, di considerevole rilievo”.
Il presidente della consulta conclude: “Oltretutto Aci e Asi, sono rispettivamente un ente morale e una federazione no profit, pertanto è opportuno che si concentrino principalmente sulla divulgazione e promozione del motorismo storico soprattutto tra le future e giovani generazioni”.
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