Si lavora per sbloccare i circa 900 container di arance provenienti dal Sudafrica bloccati nei porti europei. I container sono trattenuti a causa delle nuove normative sull’ingresso nell’UE, entrate in vigore il 14 luglio. Adempimenti a cui il governo sudafricano e l’industria degli agrumi ritengono di essersi uniformati, nonostante i tempi giudicati “irragionevoli”.
“Questa crisi è interamente opera dell’UE ed è nella migliore delle ipotesi un’azione dannosa da parte di un funzionario o funzionari dell’UE che vogliono fare il maggior danno possibile all’industria sudafricana – ha affermato un leader senior degli agrumi – Non puoi annunciare modifiche alle regole e aspettarti che qualsiasi Paese cambi le proprie leggi sulle esportazioni e implementi le nuove normative entro tre giorni. Ciò – ha continuato la fonte citata da ItalFruit – ha comportato non solo l’obbligo da parte del Sud Africa di commentare l’attuazione entro tre giorni, ma anche di fornire i numeri di tutti i coltivatori che partecipano alle esportazioni verso l’UE alle autorità di Bruxelles entro tre giorni”.
I sudafricani contestano anche la violazione dei requisiti dell’OMC da parte dell’UE: le modifiche ai regolamenti, infatti, dovrebbero prevedere un periodo di preavviso di sei mesi.