Ecco le quattro gelaterie italiane tra le 25 migliori al mondo

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Sono quattro le gelaterie italiane che il Financial Times ha inserito tra le 25 migliori al mondo. Si tratta – secondo la classifica stilata dalla giornalista Maria Shollenbarger, autrice della recensione – della Gelateria della Passera (Firenze, in quarta posizione); poi a Roma (Gunther Gelato, 13esimo), il Gelatauro si piazza al 18esimo posto e a Noto il Caffè Sicilia del maestro pasticcere Corrado Assenza, è posizionato 22esimo. Per il resto, la testata inglese ha pescato a Singapore, Stati Uniti, Sudafrica, Irlanda, Finlandia, Germania, Thailandia, Argentina. Con gelaterie spesso aperte da italiani o da persone che hanno appreso nel Belpaese quest’arte dolciaria.

La prestigiosa testata economico-finanziaria britannica, spiega una nota, ha così descritto il locale Gelateria della Passera della maestra gelatiera fiorentina Cinzia Otri, già unica donna toscana ad aver ottenuto i Tre Coni del Gambero Rosso: “È un minuscolo ‘buco nel muro’ della piazza che porta lo stesso nome – scrive la giornalista Maria Shollenbarger, autrice della recensione – ma compensa le sue dimensioni modeste con una selezione di gelati biologici fatti in casa che coprono una gamma da quelli più tradizionali ad alcune sperimentazioni creative come quello a base di latte di mandorla con camomilla. E poi ci sono i tre gusti per i quali – conclude – viaggerei da un capo all’altro della penisola pur di assaggiarli: fior di latte alla menta, acqua di rose e lavanda”.

A Roma è il Gunther Gelato, con i suoi punti vendita nel cuore della Città Eterna (a Via dei Pettinari, 43 e in Piazza Sant’Eustachio, 47)  a essere premiato con questo importante riconoscimento. Il gelato artigianale di Günther nasce dalla tecnica e dalla creatività di un maestro Altoatesino, che ha deciso di aprire le sue gelaterie proprio qui, dove con due gelaterie collocate in posti molto strategici, mantiene alto il buon nome dell’arte e della tradizione gelatiera italiana.

Bologna entra nella speciale classifica grazie a una gelateria calabrese, “Il Gelatauro” in via San Vitale 98/b. Anche in tal caso ovviamente si tratta di una produzione propria che si basa su materie prime biologiche, in un piccolo locale dal tocco rétro. “A pochi passi dal centro cittadino – si legge nella recensione – questa gelateria fondata nel 1998 dal gelatiere calabrese Gianni Figliomeni annovera tra i suoi devoti Alice Waters di Chez Panisse. Tra i gelati di frutta di stagione ricordiamo il Principe di Calabria e il Regno delle Due Sicilie al profumo di bergamotto e gelsomino, realizzati con pistacchi di Bronte noto come L’oro verde (oro verde). La moglie americana di Figliomeni, l’artista Angela Lorenz, è responsabile delle sontuose allestimenti e del logo giocoso del negozio: un toro con coni gelato al posto delle corna”.

Infine a Noto, è stata la magia di un luogo come Il Caffè Sicilia in Corso Vittorio Emanuele, 125, del Maestro pasticcere Corrado Assenza. Una filosofia, una scuola di pensiero unica al mondo”, si legge. Oltre all’ottimo gelato, il laboratorio, nella città del Barocco si realizzano conserve, torroni, mielarò, frutta secca, pasta reale, canditi e i biscotti.

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