Un autunno fosco? E’ ora di un patto sociale tra istituzioni e corpi intermedi! Lo auspica la Cna dell’Umbria

Le prospettive economiche non sono così serene e per l’autunno si prospetta, lo ha anche preannunciato il presidente Maria draghi, un periodo caldo fatto di difficoltà e preoccupazioni. La Cna per questo entra nella campagna elettorale ricordando che serve all’Italia una pace sociale che metta avanti i tutto gli interessi del Paese.
“Proprio oggi, venerdì 5 agosto, – ha dichiarato Michele Carloni, presidente regionale della CNA – abbiamo inviato il manifesto messo a punto dalla nostra associazione ai referenti umbri delle principali forze politiche. Crediamo che questo sia il ruolo che compete alle associazioni di categoria e a tutti i cosiddetti corpi intermedi, che svolgono una fondamentale funzione di cerniera tra le forze rappresentate, che nel nostro caso sono gli artigiani e le piccole imprese, e le istituzioni. Si tratta di una funzione che crediamo di aver assolto con impegno e risultati concreti nel corso della nostra storia: per restare a tempi recenti basti pensare alle fasi più difficili della pandemia.”
Il manifesto messo a punto dal sistema CNA traccia le priorità delle imprese e alcune proposte.
“Per aumentare la competitività del Paese bisognerà lavorare su tre aspetti fondamentali: innanzitutto la semplificazione della macchina amministrativa e delle procedure; poi un grande piano per realizzare infrastrutture fondamentali per il Paese; ma anche una riforma per un fisco più leggero, più giusto e orientato allo sviluppo. Poi ci sono le priorità per incrementare le capacità competitive delle stesse imprese, a partire da un sistema di incentivi per l’autoproduzione di energia, di cui i rincari enormi sui costi energetici stanno dimostrando drammaticamente l’esigenza. Ma servono anche incentivi agli investimenti e all’internazionalizzazione delle micro e piccole imprese. Senza dimenticare – ha aggiunto Carloni – un aspetto fondamentale, e cioè la necessità di aumentare le retribuzioni dei lavoratori attraverso una decontribuzione al 100% degli aumenti salariali introdotti d’ora in poi tramite la contrattazione nazionale, territoriale o aziendale e la riduzione del cuneo fiscale tra costo del lavoro e salari netti. Ecco, su questi e altri punti ci auguriamo che le forze politiche raccolgano i nostri suggerimenti al momento della stesura dei propri programmi elettorali. Non appena le liste dei candidati saranno depositate abbiamo intenzione di fissare uno o più incontri per aprire un confronto sulle esigenze concrete delle micro e piccole imprese, che rappresentano oltre il 90% del totale e quindi costituiscono l’ossatura portante del sistema produttivo. L’autunno è alle porte e se non ci saranno cambiamenti rispetto ai maggiori problemi che stanno affliggendo le imprese, dai costi energetici alla mancanza di personale qualificato, quelle nuvole di cui parlava Draghi rischiano di tradursi in una perturbazione dagli effetti devastanti. Occorre un grande senso di responsabilità. Noi abbiamo dato prova di averlo. Adesso – ha concluso il presidente regionale della CNA – sta alle forze politiche dimostrare altrettanto.”

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