Fotovoltaico, ecco chi deve inviare la comunicazione al GSE

energia impianto fotovoltaico

GSE sta inviando comunicazioni ai titolari di impianti fotovoltaici relativa agli “extra profitti”. Una comunicazione inviata indistintamente, anche se non tutti i produttori di elettricità devono inviare dichiarazione sostitutiva entro il 10 agosto.

Come spiega Roberta Bettuzzi responsabile dell’Ufficio Sviluppo di Confagricoltura Piacenza – a cui in questi giorni stanno arrivando molte richieste di chiarimento – i produttori di energia da impianti fotovoltaici incentivati non devono inviare alcuna dichiarazione sostitutivaDevono infatti rispondere al GSE nei tempi indicati e con la modalità illustrata nella comunicazione esclusivamente i proprietari di impianti non incentivati esclusi dal meccanismo di compensazione. E solo per questi ultimi il GSE procederà successivamente alla determinazione degli importi secondo le modalità stabilite da ARERA.

Il meccanismo di compensazione

Il meccanismo di compensazione è dettagliato nell’articolo 15 bis del Sostegni Ter, citato per l’appunto anche nella comunicazione del GSE. Stabilisce un prezzo di riferimento dell’energia elettrica, il cosiddetto prezzo equo, a seconda della localizzazione geografica dell’impianto di produzione.

“Nel Nord Italia, ad esempio – precisa Bettuzzi – questo valore corrisponde a 58 €/mWh. Questa norma, inoltre, stabilisce che qualora il prezzo di mercato ecceda il prezzo equo, la differenza costituisce un extra profitto che dovrà essere versato al GSE secondo un meccanismo di compensazione”.

La ratio del meccanismo compensativo è quella di prelevare i maggiori profitti ottenuti dalla vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili, a seguito dell’aumento del prezzo della stessa a partire dalla seconda metà del 2021, per destinarli alla riduzione degli oneri generali di sistema così da ridurre il costo delle forniture di energia nonché supportare le misure legislative di contenimento della spesa energetica introdotte negli ultimi mesi, con l’aggravarsi della situazione a seguito della guerra in Ucraina.

Gli impianti esclusi

“È evidente – prosegue l’esperta di Confagricoltura Piacenza – che la misura interessa un numero molto elevato di produttori di energia rinnovabile, tra cui le nostre aziende agricole proprietarie di impianti fotovoltaici, oltre i 20 KW, incentivati con tariffe premio, la cui energia è ceduta al GSE (ritiro dedicato, scambio sul posto) o venduta sul mercato elettrico tramite altri operatori. Sono però esclusi dall’applicazione della misura, tutti gli impianti incentivati dal DM 5 luglio 2012 (V conto energia), trattandosi di impianti che usufruiscono di tariffe onnicomprensive, come pure gli impianti fotovoltaici più recenti, incentivati dal DM FER 1 (DM 4 luglio 2019) e gli impianti fotovoltaici non incentivati, entrati in esercizio dopo il primo gennaio 2010”. Detto ciò, il GSE, per ciascun impianto di produzione cui si applica il meccanismo di compensazione, procede ad identificare la quantità oraria di energia elettrica immessa nel periodo 1 febbraio 2022 – 31 dicembre 2022 per la quale trova effettiva applicazione l’articolo 15-bis del decreto-legge 4/22 (art. 4) determinando così le partite economiche della misura secondo modalità e tempistiche che dipendono dallo tipologia di contratto di cessione dell’energia (ritiro dedicato ai prezzi zonali, ritiro dedicato ai prezzi minimi garantiti, scambio sul posto, vendita a operatori terzi rispetto al GSE).

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