Fashion, artigianato e moda siciliana protagonisti al “Pure London”

Fashion al Pure London

L’artigianato e la moda siciliana tra i protagonisti del “Pure London”, il principale evento britannico dedicato al fashion, ospitato all’Olympia Exhibition Centre di West Kensington.

L’evento ha infatti visto la partecipazione di undici aziende siciliane che, per la prima volta, sono sbarcate nella capitale del Regno Unito portando i colori e la tipicità della produzione della loro terra. Raccogliendo significativi apprezzamenti tra visitatori e buyers per le collezioni e per l’allestimento della collettiva siciliana.

A Londra il meglio della produzione siciliana

Dall’isola al centro del Mediterraneo sono stati portati in mostra a Londra i gioielli handmade: ceramica dipinta a mano, lava dell’Etna e pietre dure di Marinella Stornello, le coffe siciliane di Danié Made in Sicily, il chiacchierino di Fiori d’Arancio, i capi di abbigliamento di Melilli Factory, le collezioni dell’atelier Marianna Vigneri e, ancora, l’abbigliamento sartoriale di Syrtaria, la linea etnico-floreale di Ayoune, i capi della Maison Patermo e i lavori di Curtis di Landriani.

Una presenza qualificata al “Pure” di Londra resa possibile grazie all’Assessorato regionale delle Attività produttive, che nell’ambito dell’azione 3.4.1. del Po-Fesr Sicilia 2014/2020 ha finanziato la partecipazione della collettiva.

Turano: opportunità per gli stilisti siciliani

“Con soddisfazione – il commento dell’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano – il governo Musumeci ha dato la possibilità agli stilisti siciliani di partecipare con le loro creazioni a questo evento importante nel settore del fashion”.

Il ‘Giovinetto di Mozia’

Una produzione artigianale che naturalmente affonda le sue radici nella ricchezza storica e artistica della Sicilia. “Sono particolarmente felice – ha ricordato Turano – di una presenza siciliana arricchita dalle immagini artistiche, realizzate dalla fotografa Giulia Parlato, che ritraggono il ‘Giovinetto di Mozia’, un’opera d’arte che, grazie al Museo archeologico Antonino Salinas di Palermo, ha simbolicamente accompagnato la collettiva siciliana”.

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