Non ci sono ancora riduzione delle accise e nemmeno la tassazione degli extraprofitti. Lo rileva l’Angac – Confsal, sindacato dei benzinai italiani.

Un atto di accusa vero e proprio quello lanciato dalla Angac- Confsal, uno dei sindacati dei benzinai italiani che vede rimandate sine die le promesse di riduzione delle accise ed anche della tassazione degli extraprofitti. E il sindacato si rifà al Sole 24 Ore dove si afferma “ Nel bollettino di giugno il ministero dell’Economia ha calcolato nei primi quattro mesi dell’anno un aumento del 18,1% nel gettito delle imposte indirette, con un’accelerata pari a 3,3 volte la dinamica ipotizzata nel Def di aprile. Mentre sul totale delle entrate tributarie la corsa degli incassi segna +10,7%, cioè 2,6 volte le stime del Documento di economia e finanza”.
E così per l’Angac, “mentre il governo incassa i cittadini sono allo stremo. Da questi dati s’intravede come il governo si autofinanzia a costo zero sulle proroghe delle accise, a discapito dei cittadini, che dopo le riduzioni sono costretti a pagare le stesse cifre con gli aumenti dei carburanti dettati dalle petrolifere in progressione.
“Possiamo definire che questi tagli delle accise sono delle vere e proprie illusioni per i cittadini, cioè un modo improprio per far capire che si sta intervenendo ma che di fatto , nel tempo non si è fatto nulla. Per non parlare degli extra profitti: se il governo intende intervenire, perché dà ancora la possibilità alle aziende petrolifere di continuare a fare ultra profitti ? Angac/Confsal chiede da circa quattro mesi che venga applicato il prezzo amministrato in modo tale che si metta fine a tutte le speculazioni.

 

 

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