Assisi, il sindaco Proietti denuncia la carenza di geometri

In occasione di un’iniziativa organizzata dal Collegio dei geometri di Perugia nell’Istituto superiore Polo-Bonghi, il sindaco di Assisi Stefania Proietti ha denunciato la grave carenza di geometri che affligge il territorio. “Il mondo del lavoro ha bisogno di professionalità tecniche, spesso imprenditori e professionisti mi chiedono di fare qualcosa per incentivare i ragazzi a scegliere indirizzi tecnici. Questa scuola non riesce a diplomare abbastanza ragazzi per soddisfare neanche le necessità del tessuto economico-sociale di questo territorio. Con l’introduzione del Superbonus e le possibilità offerte dal Pnrr, pure la macchina comunale si trova in affanno nel rispondere ai professionisti che si interfacciano con i Comuni per dare risposte ai loro clienti. Gli enti pubblici faticano a trovare tecnici, fondamentali per il normale svolgimento delle loro funzioni”.

Criticità confermata anche dal dirigente scolastico dell’istituto Carlo Menichini, intervenuto all’evento insieme al presidente dell’Associazione geometri di Assisi Franco Masciotti e ai rappresentanti del Collegio dei geometri di Perugia, il vicepresidente Mario Malizia, Giampiero Grossi (responsabile rapporti con le scuole) e Andrea Ubaldini (consigliere). “Senza esagerare – racconta Menichini – ogni anno riceviamo il triplo di richieste rispetto al numero dei diplomati al corso CAT. Ci sarebbe quindi lavoro immediato per coloro che scelgono questo indirizzo, senza tenere conto che finito il corso si possono comunque intraprendere altre strade: dai percorsi professionalizzanti organizzati dal Collegio per essere abilitati alla professione e potersi iscrivere al Collegio stesso, ma anche gli studi universitari”.

Dal prossimo anno accademico, infatti, all’Università degli studi di Perugia partirà un nuovo corso di laurea professionalizzante triennale al cui termine, con la discussione della tesi di laurea, si è subito abilitati all’esercizio della professione. “I ragazzi che frequentano il CAT hanno un livello di soddisfazione molto alto. Sono particolarmente interessati alle discipline di indirizzo, come progettazione e disegno, perché sviluppano in loro le capacità di pensare, immaginare e poi progettare. E per un giovane tutto ciò accende la fantasia. Inoltre c’è grande dinamicità: un giorno visitano un cantiere, un altro utilizzano le tecnologie più avanzate del mestiere, un altro ancora possono apprezzare qualche importante opera architettonica o anche, grazie alla collaborazione dei tecnici del Collegio, essere coinvolti in avanzate attività di progettazione”.

Exit mobile version