A Todi l’assemblea di Coldiretti Umbria

Si è svolta alla cantina Roccafiore di Todi l’Assemblea della Coldiretti Umbria, aperta anche ad istituzioni e mondo economico, che ha affrontato temi come contratti di filiera, PNRR, pratiche sleali, le nuove sfide per l’agricoltura umbra. Per Coldiretti si tratta di “un’occasione utile per riflettere sugli argomenti più rilevanti del comparto, alle prese con una congiuntura economica complessa e con i cambiamenti sociali generati dalle dinamiche internazionali, e per tracciare un bilancio sulle prospettive del settore con la difesa dei redditi agricoli in primo piano”. Dopo i saluti iniziali del Sindaco di Todi, un’ampia e costruttiva serie di interventi che hanno tracciato le attuali evoluzioni per il mondo agricolo.

Il presidente regionale Coldiretti Albano Agabiti ha parlato di un’agricoltura centrale per l’intera società, segnata da due anni di pandemia e guerra in Ucraina. “Stiamo vivendo una fase che ha messo in discussione tutti i modelli di riferimento ma bisogna saper cogliere i cambiamenti come opportunità. Serve un cambio di passo sulla semplificazione, per agevolare il lavoro delle imprese, con procedure più rapide. C’è preoccupazione per la peste dei cinghiali, un’emergenza su cui occorre mettere in campo da subito ogni misura possibile e straordinaria. Per quanto riguarda la formazione, il futuro del settore primario si baserà sull’innovazione, a cominciare dall’agricoltura di precisione”.

Il direttore Coldiretti Umbria Mario Rossi che ha coordinato i lavori ha parlato di un appuntamento importante “per presentare pure le strategie e il progetto economico/sindacale di Coldiretti alla luce del nuovo contesto socio-economico che stiamo vivendo. La stretta attualità sta dimostrando come la globalizzazione spinta abbia fallito e come servano rimedi immediati e un rilancio degli strumenti europei, nazionali e regionali che assicurino la sovranità alimentare come cardine strategico per la sicurezza”. Agire subito è l’imperativo di Coldiretti: servono concretezza e rapidità nelle risposte per ridare slancio alle imprese e superare le varie problematiche che osteggiano ancora le attività di tante aziende agricole. Alessandro Apolito, Capo Servizio Tecnico Confederazione Nazionale Coldiretti, ha ricordato il ruolo di Coldiretti come sindacato di filiera, a favore di accordi tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi. “Bisogna intercettare le risorse del PNRR e della PAC e raggiungere la sovranità alimentare ed energetica. Sono previsti 1,5 miliardi di euro per il Parco Agrisolare con un consumo di suolo zero per rendere indipendenti energeticamente migliaia di aziende e 1,2 miliardi di euro per i contratti di filiera, fortemente voluti da Coldiretti anche nel Decreto Legislativo contro le pratiche sleali, dove vengono citati come buone pratiche commerciali. Nel Pnrr è stata recepita la strategia che Coldiretti porta avanti da anni e che vede l’agricoltura e l’agroalimentare connessi con tutti gli altri settori produttivi e con le azioni di sviluppo del sistema Paese.

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