Coldiretti, 400mila italiani in agriturismo per il 2 giugno

Saranno circa 400mila gli italiani che trascorreranno le ferie del ponte del 2 giugno in agriturismo. È quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che si conferma il ritorno ai viaggi degli italiani dopo due anni segnati dal Covid e dalle necessarie misure di restrizione per la pandemia. “Il ponte del 2 giugno rappresenta un appuntamento molto atteso dal settore agrituristico. Anche in Umbria le aspettative sono alte, viste le tante prenotazioni un po’ in tutto il territorio” sottolinea Elena Tortoioli, Presidente regionale Terranostra, l’associazione agrituristica e ambientale di Coldiretti che raggruppa gli agriturismi della rete di Campagna Amica. “Pasqua e ponti di primavera hanno ridato fiducia ai nostri operatori, i visitatori hanno voglia di vivere l’aria aperta, stare in campagna e godersi le attività autentiche delle nostre aziende, le vere protagoniste di un’ospitalità genuina”.

La ripartenza di questi mesi non sarà sufficiente comunque a colmare le perdite subite in questi due anni di pandemia: le aziende hanno perso nel 2021 circa il 40% delle presenze, soprattutto per effetto del crollo degli stranieri. “Come Coldiretti Umbria e Terranostra resteremo vicini alle nostre imprese, chiamate a scontare in questa congiuntura economica pure il balzo dei costi energetici e le tensioni internazionali, per dare agli agriturismi la necessaria centralità che meritano all’interno del segmento turistico locale”.

“Gli agriturismi – ribadisce Mario Rossi, Direttore Coldiretti Umbria – possono svolgere un ruolo chiave per il rilancio economico, culturale e sociale della nostra regione, tra le prime per qualità, sostenibilità ambientale e sicurezza della propria produzione agroalimentare. Chi sceglie l’agriturismo vuole un turismo di prossimità, riscoprire i piccoli borghi e i centri minori nelle nostre campagne che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di servizi innovativi oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici. Prosegue il nostro lavoro per tutelare la centralità e la competitività di un comparto che necessita tra l’altro di semplificazione e sburocratizzazione, così come di continue azioni di promozione per la valorizzazione del territorio e delle eccellenze produttive”.

Secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat del 2020, l’agriturismo conta in Umbria 1399 strutture (+1,9% rispetto al 2019), con 441 dedite alla ristorazione, 299 alla degustazione e 1.167 ad altre attività. Circa un agriturismo su cinque (250) si trova in montagna, mentre il 47 per cento è gestito da donne. I posti letto sono 25.030, mentre quelli a tavola sono 19.319. Accanto ad alloggio e ristorazione, ma anche alla semplice degustazione, non mancano le attività sportive e naturalistiche suggerite dalle aziende agrituristiche.

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